HomeNotizieCRONACAIsernia, sequestrò e violentò una donna: rumeno rintracciato all’estero e arrestato

Isernia, sequestrò e violentò una donna: rumeno rintracciato all’estero e arrestato

La Polizia di Stato ha eseguito un mandato europeo. Ieri l’uomo è stato rimpatriato in Italia e condotto in carcere. I fatti risalgono a circa 8 anni fa  


ISERNIA. È stato eseguito, lo scorso 29 settembre, un mandato d’arresto europeo nei confronti di un cittadino rumeno, ritenuto responsabile dei reati di violenza sessuale, lesioni e sequestro di persona ai danni di una giovane donna residente in provincia di Isernia.

L’uomo è stato condannato a 6 anni di reclusione e, nella mattina di ieri, è stato rimpatriato in Italia, scortato da personale dello S.C.I.P.; ad attenderlo all’aeroporto di Fiumicino c’erano i poliziotti della Squadra Mobile di Isernia che, unitamente alla Polizia di Frontiera Aerea, hanno eseguito l’Ordine di carcerazione emesso dalla Procura pentra.

I fatti risalgono a circa 8 anni fa quando il soggetto, avvicinando la vittima con una scusa, la costrinse a seguirlo all’interno della sua abitazione e a subire un rapporto sessuale, minacciandola con un coltello.

La donna, dopo esser riuscita a sfuggire alla morsa del suo aguzzino, si recò al pronto soccorso e denunciò quanto accaduto ai medici e successivamente alla Polizia.

Scrupolose indagini condotte dalla Squadra Mobile di Isernia hanno consentito di ricostruire con chiarezza la vicenda e delineare un impianto probatorio nei confronti del responsabile.

L’uomo, prima che venisse emessa la condanna, si era reso irreperibile nel tentativo di sottrarsi alla giustizia. Infatti, quando è stata emessa la sentenza di condanna definitiva dalla Corte d’Appello di Campobasso a cui è seguito l’Ordine di Carcerazione emesso della Procura della Repubblica di Isernia, l’uomo non era più presente sul territorio.

Per tale ragione gli uomini della Squadra Mobile di Isernia hanno condotto accurati accertamenti info-investigativi volti ad individuare il luogo di dimora del condannato; con il supporto della Direzione Centrale per la Polizia Criminale – Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia si è avuta la certezza che il medesimo aveva lasciato l’Italia e si era trasferito in un altro Paese europeo. Alla luce dei riscontri acquisiti, lo scorso febbraio la Procura di Isernia ha emesso un mandato d’arresto europeo mediante il quale sono state diramate le ricerche su tutto il territorio dei Paesi dell’area Schengen.

Grazie alla collaborazione del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia, l’uomo è stato rintracciato in Germania lo scorso giugno dalla Polizia tedesca ed arrestato.

Da ieri, rientrato in Italia, è stato condotto in carcere.

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