La regione è tra quelle che presenta maggiori criticità, con dati inferiori alla media nazionale in riferimento alle strutture territoriali, al personale e alle prestazioni erogate. E intanto con la pandemia si sono moltiplicati i casi di di ansia, depressione, disturbi alimentari e disagio psichico
CAMPOBASSO/ISERNIA. Servono politiche coraggiose come valore per una comunità inclusiva. Le sollecita Cittadinanzattiva in occasione della giornata mondiale della salute mentale, che si celebra ogni anno il 10 ottobre dal 1992 dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Disparità, stigma, ritardo e prevenzione sono i temi a cui è necessario puntare per potenziare ulteriormente la rete dei servizi psicologici, che ad oggi risultano inadeguati, sia nei meccanismi organizzativi e sia per le risorse destinate, che risultano ancora troppo poche. La pandemia ha visto moltiplicarsi anche in Molise i casi di ansia, depressione, disturbi alimentari e disagio psichico tra la popolazione, in particolare anche tra gli adolescenti, registrando un aumento del bisogno e della domanda di assistenza.
“La Regione Molise – spiega Cittadinanzattiva – è indicata come una delle Regioni che presenta le maggiori criticità nell’attuazione del Piano d’Azione Nazionale Salute Mentale (oltre 6 obiettivi programmatori non attuati), con dati inferiori alla media nazionale in riferimento sia alle strutture territoriali, sia al personale e sia alle prestazioni erogate. C’è bisogno di uno sforzo importante di coordinamento delle diverse iniziative e di una visione strategica unitaria per un cambiamento reale sul territorio”.
Cittadinanzattiva Molise continua il suo impegno sul tema della salute mentale “sempre con un approccio basato sui diritti e con il coinvolgimento di una parte della comunità, quella parte più interessata, attraverso alleanze che in modo trasversale hanno l’obiettivo di incentivare, implementare e monitorare le politiche per una salute mentale di qualità”.
“Quello che manca nel Molise – si ribadisce nella nota – è una forte integrazione nella comunità sul tema della salute mentale, quello che manca è una cultura solidale ed empatica della comunità verso la salute mentale, quello che manca sono le politiche coraggiose e responsabili rivolte alla salute mentale per sviluppare una comunità oltre che consapevole, unitaria e solidale al tema, come bene collettivo”
Il ricordo di questa giornata Cittadinanzattiva Molise lo vuole rivolgere a Francesco, referente regionale per la salute mentale. Un attivista che ha dato un grande contributo alla realizzazione del PW , perché fortemente convinto che il cambiamento è sempre possibile. Francesco si era ispirato alle “Parole ritrovate” ed aveva ragione, “fare assieme” nel quotidiano di chi vive il disagio psichico. Che vuol dire semplicemente far incontrare utenti e operatori di servizi di salute mentale, familiari e cittadini per dare voce e protagonismo a chi lo ha perso o non lo ha mai avuto. Perché solo cosi si può dare dignità nel quotidiano, dove la comunità risulti essere più responsabile, a partire da ognuno di noi.
La salute mentale è una componente essenziale della capacità di resilienza della comunità. Solo politiche coraggiose che sappiano ripetere tutte quelle buone pratiche già sperimentate in alcuni territori, saranno il valore per una comunità all’insegna della massima integrazione e flessibilità d’intervento dei servizi sanitari e sociali.