Sanità, chiuso il Programma operativo 2022/24. Toma: “Piano a disposizione di tutti i cittadini”

Lo strumento, che disegna l’assistenza ospedaliera e territoriale, inviato ai Ministeri per la preventiva valutazione e pubblicato questa sera sul sito della Regione Molise.


CAMPOBASSO. Sanità, chiuso il Programma operativo 2022-24 della Regione Molise, che definisce tutta la programmazione sanitaria molisana fino al 2024. Un atto strategico di grande rilevanza messo a punto dalla Struttura commissariale alla Sanità regionale.

Il Programma è stato inviato ai Ministeri per la preventiva valutazione e pubblicato questa sera sul sito della Regione Molise. “E’ a disposizione di tutti coloro – cittadini, associazioni, istituzioni – che vorranno dare un contributo – ha detto il commissario ad acta Donato Toma – Abbiamo redatto il nuovo Pos in base alle valutazioni raccolte dai vari stakeholders. Chiunque avrà voglia di leggerlo potrà sapere direttamente come la sanità molisana è già strutturata oggi e come sarà potenziata nei prossimi anni sia a livello ospedaliero sia nella sua articolazione territoriale.

Conosciamo tutti le difficoltà che abbiamo in regione per via del basso numero di abitanti e a causa della peculiare distribuzione dei nostri comuni, con rifermento particolare all’orografia del Molise. Siamo ora in grado di proseguire il nostro lavoro con una serie di nuovi importanti orientamenti per dare alla Sanità regionale una programmazione il più possibile puntuale e capillare”.

Un documento di 199 pagine, che ridisegna l’assistenza sanitaria e territoriale sul territorio. Tra gli obiettivi il potenziamento degli ospedali regionali di Campobasso, Isernia e Termoli e la ristrutturazione degli Ospedali di comunità di Venafro e Larino.

“La Regione Molise intende istituire il Coordinamento di rete per tutte le reti cliniche al fine di coordinare e monitorare le attività delle reti tempo dipendenti e alle patologie tempo dipendenti – si legge nel documento – Particolarmente rilevante il ruolo che svolge Il 118 per le reti di patologia tempo-dipendenti in quanto ha la funzione di intercettare sul territorio i pazienti da avviare al percorso di rete attraverso l’anticipazione diagnostico-terapeutica e di inviarli alle strutture appropriate connettendo i vari nodi delle reti tempo dipendenti”.

Nel programma il riferimento alla rete dell’ictus, ai Punti nascita, alla mobilità sanitaria extraregionale, sia attiva che passiva, al fabbisogno del personale per coprire i posti vacanti, tra i medici e gli operatori sanitari.

Carmen

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