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Programma operativo sanitario, informativa di Toma in Aula. Iorio: “Lo ritiri o si dimetta da commissario”

Botta e risposta tra il governatore e il consigliere di Fratelli d’Italia sul documento, inviato ai Ministeri per la preventiva valutazione. Un confronto che anticipa le manovre elettorali, visto che entrambi puntano a candidarsi per la guida della Regione. Intanto il M5s chiede la convocazione di una seduta monotematica


di CARMEN SEPEDE

CAMPOBASSO. Programma operativo sanitario 2022/2024, botta e risposta tra il governatore Donato Toma e il consigliere regionale Michele Iorio sul piano che ridisegna la sanità del Molise, inviato ieri dalla struttura commissariale ai Ministeri per la preventiva valutazione.

Toma informa il Consiglio regionale dei passaggi seguiti e Iorio, senza mezzi termini, gli chiede di “ritirare il Pos o di dimettersi da commissario”.

“Non si tratta di un piano politico, ma di un piano tecnico-amministrativo, sotto l’egida normativa attuale e su indicazioni dei Ministeri affiancanti, che ora potranno fare osservazioni o richieste di modifica – ha detto Toma – Se facciamo un ragionamento politico possiamo fare un Consiglio regionale monotematico, per raccogliere le eventuali osservazioni dell’Aula e dei cittadini, che potranno essere inviate agli stessi Ministeri”.

Parlando da commissario Toma ha quindi fornito qualche indicazione sul Pos 2022/24, pubblicato sul sito della Regione Molise.

La rete ospedaliera, ha detto, sarà garantita dai tre ospedali regionali, quello di Campobasso, Isernia e Termoli, dall’ospedale di area disagiata di Agnone e gli ospedali di comunità di Venafro e Larino.

Finanziate dal Pnrr con 50 milioni di euro sono previste 13 Case della salute, mentre è confermata la costruzione del nuovo ospedale di Isernia, per un investimento da non meno di 100 di euro. Toma ha quindi parlato delle malattie tempo-dipendenti, legate al rafforzamento del servizio di pronto soccorso e del potenziamento della rete dell’emergenza cardiologica e della rete dell’ictus. Tra le novità la radiologia interventistica e la telemedicina.

Informativa che il capogruppo del M5s Andrea Greco ha definito “mero esercizio di stile elettorale, del quale i cittadini non vedranno gli effetti a breve termine”. Sua la richiesta di convocazione di un Consiglio regionale monotematico e un lavoro di approfondimento in commissione, con audizioni per raccogliere le istanze del territorio da inviare a Roma.

Richiesta sulla quale Michele Iorio ha espresso perplessità. “Non capisco a cosa serva fare audizioni ora – ha affermato – visto che non siamo nella fase di costruzione del Pos, che è stato già trasmesso a Roma. Quindi il percorso è finito”.

Duro poi il giudizio nel merito. “Si tratta di un documento che ci fa tornare indietro di parecchi anni – le parole di Iorio – che codifica che in caso di emorragia cerebrale i molisani dovranno andare fuori regione, rischiando anche la morte. E’ questo un atto contro natura e contro il compito di una Regione, in materia di organizzazione della sanità. Stessa cosa per la possibile chiusura di Emodinamica a Isernia. Per questo – l’appello a Toma – ritiri il piano per errori che non possiamo condividere e per recepire le osservazioni o si dimetta da commissario, altrimenti questa resterà una pecca grave per il futuro di questa regione”.

Accuse gravi, a cui è seguita la risposta di Toma, che ha fatto riferimento al Dm 70 del 2015, con l’impugnativa della Corte costituzionale al vecchio piano e alla legge regionale sulla stabilizzazione dei precari del Covid, primo firmatario lo stesso Iorio, impugnata dal Governo. “Il coinvolgimento degli stakeholder c’è stato – ha concluso Toma – mentre per quanto riguarda il coinvolgimento dei privati si terrà conto della complementarietà. I sevizi non garantiti dal pubblico potranno essere garantiti dai privati, se necessario anche per la rete dell’emergenza”.

Sta di fatto che il confronto di oggi Toma-Iorio anticipa quello che si prepara ad essere una lotta di leadership, in vista delle candidature per le prossime Regionali.

Con Toma che punta alla ricandidatura per il secondo mandato e Iorio che ha già fatto sapere che vuole riproporsi per la guida della Regione. “Anche se mi sembra – ha ironizzato il governatore rivolgendosi al possibile competitor – che facciamo entrambi parte del centrodestra”.



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