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Nuovo Pos ‘sotto accusa’, Toma replica a Iorio: “Chi ha sfasciato la sanità molisana ancora parla…”

Il presidente della Regione: “Personaggi che hanno generato la catastrofe sanitaria e hanno pure l’ambizione di governare ancora il territorio”. Poi annuncia: “Oggi adotteremo nuovo provvedimento: ci sono 10 giorni per inviare le eventuali osservazioni al piano, che noi rimetteremo ai tavoli tecnici”



CAMPOBASSO. Il nuovo programma operativo sanitario 2022/2024 continua ad animare il dibattito politico. E sulla questione si registra un nuovo intervento del presidente della Regione e commissario ad acta Donato Toma che, decidendo di non ‘sorvolare’ sulla faccenda ha risposto senza mezzi termini a chi, l’ex governatore Michele Iorio, ha chiesto le sue dimissioni nel caso in cui non dovesse ritirare il Pos inviato nei giorni scorsi ai Ministeri.

In sostanza, a Toma non va giù che “il dominus della sanità molisana nel periodo in cui il buco finanziario del comparto è diventato una voragine, compromettendo il futuro stesso della Regione, cerchi ancora di dare consigli sulla questione”.

Queste, dunque, le sue parole piuttosto chiare: “Le critiche al Programma sanitario sono legittime quando sono a fin di bene e costruttive. Non quando sono strumentali alle ambizioni di certi personaggi che, dopo aver sfasciato la sanità molisana, vorrebbero ancora candidarsi a Presidente della Regione. Non si allarma la cittadinanza in questo modo, poi proprio che certe affermazioni arrivino da chi ha generato la catastrofe sanitaria in Molise, beh, questo fa veramente riflettere. Chi ha provocato il Commissariamento della Sanità molisana? No, non sono stato io”.

Intanto il presidente della Regione ha poi annunciato che, proprio per accelerare i tempi, e in funzione dell’eventuale revisione del Pos, oggi sarà adottato dalla struttura Commissariale un nuovo provvedimento ufficiale “dal quale – ha detto – far partire i 10 giorni di tempo per le osservazioni che poi rimetteremo ai tavoli tecnici. Intanto aspettiamo la preventiva valutazione dei Ministeri rispetto ad alcune nostre indicazioni nel Pos, forzature che sono state apprezzate da alcuni stakeholders”.

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