HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Caro bollette, Coldiretti Molise chiede sostegno per aziende agricole e zootecniche

Caro bollette, Coldiretti Molise chiede sostegno per aziende agricole e zootecniche

Plauso alla delibera della Giunta comunale di Capracotta per ottenere aiuti per le zone montane


CAMPOBASSO. Caro bollette: in un periodo di crisi come quello in atto a livello internazionale Coldiretti Molise ritiene indispensabile trovare opportune soluzioni per il sostegno della aziende agricole e zootecniche che altrimenti rischiano inesorabilmente la chiusura.

La richiesta dell’Organizzazione prende spunto dall’iniziativa intrapresa nei giorni scorsi dal Comune di Capracotta che, su proposta del sindaco Candido Paglione, coordinatore regionale di Uncem Molise, ha approvato una delibera di Giunta per chiedere al Governo, al Parlamento, al Presidente della Regione Molise ed a tutti i consiglieri regionali, di impegnarsi per sostenere le popolazioni montane che, con l’inverno alle porte, appaiono minacciate più di altre dal caro energia.

Apprezzando la presa di posizione del sindaco Paglione e della sua Giunta, Coldiretti rimarca la necessità di sostegno non solo per le aziende ubicate nei territori di montagna ma di tutte le imprese della filiera agroalimentare presenti in Regione, gravate da aumenti esponenziali del costo dell’energia e di produzione, più in generale, che le stanno portando sull’orlo del fallimento.

“Le nostre aziende – spiega il direttore regionale di Coldiretti, Aniello Ascolese – si trovano oggi ad affrontare una crisi energetica senza precedenti che va a sommarsi ad una serie di problematiche che arrivano da lontano e che sono, purtroppo, rimaste irrisolte per anni. Parliamo – precisa Ascolese – dell’aumento esponenziale del numero dei cinghiali, che distruggono interi raccolti, del dissesto idrogeologico, specie nelle aree interne e montane, della mancanza o, nella migliore delle ipotesi, insufficienza di infrastrutture che consentono una viabilità “ordinaria”, oltre alla carenza di servizi pubblici essenziali. Non è pensabile che agricoltori e allevatori restino ad operare in zone dove la rete viaria è fatiscente o dove non si può usufruire di una rete Internet veloce, ormai indispensabile per ogni azienda che intenda rimanere sul mercato e dunque al passo coi tempi. Lo stesso dicasi per i servizi sociali sul territorio come ospedali, scuole, farmacie, presidi delle Forze dell’ordine. Pertanto – conclude Ascolese – pieno sostegno ad interventi che possono ben definirsi ‘risarcitori’ a favore delle comunità che vivono le nostre aree senza, peraltro, dimenticarsi delle innumerevoli aziende agricole e zootecniche che, con le medesime difficoltà continuano a svolgere quotidianamente un fondamentale ruolo produttivo a garanzia dello  sviluppo socio-economico di quelle comunità”.

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