Illustrati, alla presenza del pronipote del generale, i risultati di una ricerca che vuole fornire nuovi elementi alla storia dell’Unità d’Italia
SESTO CAMPANO. Il 25 ottobre 1860, il giorno prima lo storico incontro di Taverna Catena, il re d’Italia Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi si incontrarono in località ‘Le Pentime’ di Sesto Campano per definire i dettagli dell’intesa che portò all’Unità d’Italia.
Questo il frutto della ricerca raccolta nel volume ‘Qui avvenne la storica stretta di mano’ di Silvana Galardi, Alfonso Paolozzi e Alessandro Cotugno, con coordinatore Virginio Moscatello. L’opera è stata presentata questa mattina presso il Molino ‘Le Pentime’, alla presenza del pronipote del ‘generalre’ Giuseppe Garibaldi.
“Nel libro – spiegano gli autori – sosteniamo che l’incontro avvenne ne tardo pomeriggio del 25 ottobre 1860 nel teatro naturale delle Pentime di Sesto Campano, al confine con Presenzano, località Cavone. Il giorno successivo, di mattino presto, il re scese dal Palazzo del Balzo dove aveva trascorso la notte per incotrarsi al bivio San Felice di Presenzano con il generale Giuseppe Garibaldi proveniente dal bosco di Marzanello, per poi proseguire insieme verso Teano”.
“Una scoperta di grande rilevanza – ha affermato l’assessore regionale alla Cultura Vincenzo Cotugno – grazie ad anni di ricerche portate avanti da alcuni studiosi del luogo che attraverso manoscritti e pubblicazioni di fine 800 sono riusciti a risalire al primo vero incontro tra il Re e il Generale.
Ed oggi, alla presenza del pronipote del Generale, Giuseppe Garibaldi, e di illustri professori universitari, la professoressa Silvana Galardi e gli altri autori della pubblicazione, hanno illustrato i risultati di una ricerca che non vuole contrapporsi a nessun’altra teoria ma fornire un elemento di grande valore alla storia dell’Unita’ d’Italia”.