Sanità e Pos 2022/2024, dalla maggioranza l’attacco a Toma: “Ritiri il piano, altrimenti è sfiducia”

Dura la posizione che Iorio, Micone e Cefaratti hanno espresso in conferenza stampa. Polemiche incrociate sul commissario


CAMPOBASSO. Sanità, il nuovo attacco a Donato Toma sul Pos 2022/2024 arriva dalla maggioranza. I consiglieri regionali Michele Iorio, Salvatore Micone, Gianluca Cefaratti e Aida Romagnuolo chiedono al commissario ad acta di ritirarlo e di avviare il confronto nella coalizione e con il territorio.

Posizione espressa in una conferenza stampa a Palazzo D’Aimmo in cui gli esponenti del centrodestra, assente Romagnuolo, hanno spiegato la loro posizione, formalizzata in una lettera inviata ai Ministeri della Salute e di Economia e Finanze, ai nuovi parlamentari molisani, all’europarlamentare Aldo Patriciello.

Chiederemo all’intera maggioranza di esprimersi sul ritiro del documento – ha detto Iorio – Se il Pos dovesse essere vistato così come trasmesso dal commissario al Governo i molisani avrebbero una sanità non all’altezza del compito, con la chiusura di Emodinamica a Isernia e del Punto nascita di Termoli e problemi per le malattie tempodipendenti, visto che i pazienti con emorragie cerebrali dovrebbero servirsi di centri extraregionali. Se il Programma operativo della sanità non dovesse essere ritirato sarà presentata una mozione di sfiducia. Toma o corregge il piano operativo o va a casa”.

“La mia è una posizione a difesa dell’intera assemblea regionale, visto che sono mancati il confronto e la condivisione in aula, con uno sgarbo istituzionale – ha affermato il presidente del Consiglio Salvatore Micone – in campagna elettorale i candidati del centrodestra, ora eletti parlamentari, avevano preso una serie di impegni con i molisani, al primo punto proprio la sanità. Per questo chiediamo a Toma di tornare sui suoi passi”.

“Non si guida una maggioranza chiusi nel palazzo, le decisioni vanno condivise – ha concludo Cefaratti – perché è la maggioranza che ha consentito che Toma diventasse il presidente della Regione. Toma aveva il dovere di condividere il piano con la maggioranza e con il territorio”.

Dichiarazioni che arrivano all’indomani delle affermazioni dello stesso commissario Toma, che ha affermato che “un piano non ancora assunto con decreto commissariale non può essere ritirato”. Sottolineando che ci sarà tempo ancora qualche giorno per presentare le osservazioni al documento pubblicato sul sito della Regione e inviato ai Ministeri della Salute e del Mef per essere istruito.

Carmen

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