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Piano sanitario da rifare: le osservazioni del sindaco di Isernia sul tavolo del commissario

Dopo la discussione in Consiglio comunale Castrataro ha trasmesso l’atto in cui si evidenziano diverse criticità. Chiesto il ritiro del Pos 2022-2024 per avviare una fase di confronto col territorio


ISERNIA. Come annunciato al termine della seduta del Consiglio comunale di venerdì scorso, il sindaco di Isernia Piero Castrataro ha trasmesso alla struttura commisariale le osservazioni alla bozza del nuovo Programma Operativo Sanitario 2022-2024.

Chiesto il ritiro del Pos e l’avvio di una nuova fase di confronto con i territori, le istituzioni e le associazioni di categoria. Le altre osservazioni riguardano la salvaguardia di Emodinamica al Veneziale con potenziamento h24 e 7 giorni su 7, del laboratorio dell’ospedale, ma anche la pianificazione del futuro sfruttando gli ingenti investimenti del Pnrr in apparecchiature e nuove tecnologie, in modo da colmare il divario infrastrutturale della sanità molisana rispetto a quella delle regioni più efficienti.

“Il nuovo programma operativo redatto dalla struttura commissariale – scrive Castrataro – poco guarda alle reali esigenze del territorio e non risponde affatto ai problemi esistenti, generando enorme preoccupazione soprattutto per quanto riguarda la garanzia della rete di emergenza-urgenza. Gli ulteriori tagli previsti vanno ad aggiungersi a quelli operati nel corso degli anni precedenti e, di fatto, non generano neanche i risparmi effettivi. Il laboratorio di Emodinamica dell’ospedale ‘Ferdinando Veneziale’ di Isernia è un fiore all’occhiello della sanità molisana, punto di riferimento della rete dell’emergenza-urgenza e per la cura di patologie tempo-dipendenti. È il servizio più sicuro della regione, con tassi di mortalità più bassi sia di Campobasso sia di Termoli, è altresì essenziale anche per la cura di pazienti provenienti dall’alto Molise e genera mobilità attiva per la sua peculiare posizione geografica, che la pone come un cuneo fra tre regioni (Abruzzo, Lazio e Campania). La sua cancellazione non corrisponde ad alcuna logica di razionalizzazione dei costi né di aumento della sicurezza delle prestazioni. Inoltre – ragiona il Sindaco – tenere aperta l’Utic (Unità di terapia intensiva coronarica) senza Emodinamica corrisponde ad avere un reparto di chirurgia senza sala operatoria. Le scelte del commissario rischiano di causare una riduzione del diritto alla salute per le popolazioni che risiedono nell’area più disagiata della regione e rappresentano un definitivo colpo di grazia sia per la provincia di Isernia che per un’intera regione, già agonizzanti”.

Deborah

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