Isernia, Emodinamica ha gli stessi numeri di Termoli. Venittelli: deve restare aperta 

La presidente de ‘La Casa dei Diritti’ diffida il presidente-commissario e la Regione Molise: “I dati del 2021 sono in linea con la legge, Toma ha messo di proposito valori diversi”. GUARDA IL VIDEO


di Giuliano Vacca e Pietro Ranieri

ISERNIA. “Nessuno tocchi Emodinamica”. Lo ha affermato l’onorevole Laura Venittelli, presidente e portavoce dell’associazione ‘La Casa dei Diritti” durante una conferenza stampa tenutasi questa mattina dinanzi l’Ospedale Veneziale di Isernia. Durante l’incontro con i giornalisti l’esponente del centrosinistra, accompagnata dai vertici locali del Partito Democratico, ha esposto le controindicazioni alla bozza del Piano operativo sanitario firmato dal presidente-commissario Donato Toma.  

Un momento della conferenza

Parlando di “fregatura” ai danni della sanità pubblica, la Venittelli ha annunciato di avere avviato una diffida nei confronti della struttura commissariale, della Regione Molise, dell’Asrem e dei Ministeri della Salute e delle Finanze. L’azione legale è patrocinata dall’avvocato isernino Rita Matticoli.

Venittelli ha spiegato che a Isernia, nell’anno 2021, gli accessi ad Emodinamica sono stati 441 (di cui 184 di angioplastica). Ciò è stato possibile grazie al lavoro di un solo medico presente. Questi dati, spiega la presidente, secondo i parametri del DL. 70 del 2015 permetterebbero al Veneziale di mantenere il laboratorio di Emodinamica e di scongiurare così la paventata soppressione prevista per il 31 dicembre 2022. Eppure, sottolinea la Venittelli, nel Pos non sono stati inseriti i dati dell’ultimo anno bensì quelli del 2020, anno in cui in virtù della pandemia c’è stato un accesso ai reparti diversi da quelli Covid inferiore del 30%. La questione era già stata rimarcata dal sindaco di Isernia Piero Castrataro. In quell’anno gli accessi sono stati soltanto 324: tale numero non consentirebbe al reparto di restare a Isernia. Secondo la Venittelli, però, Toma avrebbe inserito “di proposito” i dati del 2020 e non quelli del 2021, proprio per supportare “numeri alla mano” la sua intenzione di accorpare il laboratorio del capoluogo pentro con quello di Campobasso. 

“Come si può pensare – chiede pertanto – che oltre 400 persone possano essere sic et simpliciter spostate a Campobasso sapendo benissimo che queste provengono anche da aree interne come quelle dell’alto Molise, distanti dal capoluogo di regione?”. Inoltre per sopperire alla mancanza di Emodinamica a Isernia sarebbero state previste 16 ambulanze con pc per la telemedicina. C’è però un altro problema: i computer in questione non dialogano tra di loro, il che rende impossibile operare al massimo dell’efficienza. La battaglia per far valere i diritti dei cittadini molisani, annuncia la Venittelli, è solo all’inizio. Proprio di ieri, tra l’altro, la notizia della proposta di legge presentata dalla capogruppo dem Micaela Fanelli in Consiglio regionale, volta a destituire Toma dal suo ruolo di commissario – anche se, sottolinea il segretario regionale del Pd Vittorino Facciolla, si è trattata di un’azione del gruppo regionale e non del partito. Azione che però, secondo i proponenti, consentirebbe di guadagnare tempo e di evitare l’approvazione del nuovo Pos, divenuto un vero campo di scontro a 360 gradi.