Strage di gatti nell’Isernino, eseguite le analisi: ecco come sono stati avvelenati

Gli esami sono stati eseguiti dall’Istituto Zooprofilattico a seguito dei casi che, nel mese di settembre, si sono registrati a Monteroduni e a Sesto Campano


di Deborah Di Vincenzo

ISERNIA. È stato necessario eseguire esami istologici dei reni per capire quale sostanza fosse stata utilizzata. E alla fine è arrivato i verdetto: a uccidere 7 gatti a Monteroduni e altri a Sesto Campano è stato il glicole etilenico. Lo hanno accertato gli esperti dell’Istituto Zooprofilattico di Isernia, guidati dal dirigente Addolorato Ruberto.

Quella utilizzata è una sostanza facilmente reperibile in commercio. Si tratta infatti di un composto alcoolico ed ha diversi impieghi industriali come componente di inchiostri, vernici ma soprattutto come liquido di raffreddamento e come antigelo nei motori a scoppio.

Sostanza che ha provocato la morte delle povere bestiole tra atroci sofferenze.

I casi, come si ricorderà, si sono registrati lo scorso mese di settembre. Prima a Monteroduni, dove le esche avvelenate sono state disseminate nei vicoli del paese. Qualche giorno dopo copione analogo a Sesto Campano. Entrambi gli episodi sono stati denunciati ed è stato affidato all’Istituto Zooprofilattico il compito di stabilire le cause del decesso degli animali.

Come da prassi, sono stati eseguiti degli esami tossicologici che hanno dato esito negativo. Subito dopo sono sono stati effettuati, si diceva, gli esami istologici dei reni, grazie ai quali si è scoperta la presenza del glicole etilenico.

Non è infatti facile accertare l’avvelenamento provocato da questo tipo di sostanza se non si dispone di una anamnesi dettagliato. L’unico metodo diagnostico per confermare l’avvelenamento post mortem è, appunto, l’esame istologico dei reni “che consente – si legge sul portale nazionale degli avvelenamenti dolosi – di osservare necrosi dell’epitelio del tubulo renale e presenza cristalli di ossalato di calcio precipitati nel tubulo. I cristalli di ossalato di calcio appaiono birifrangenti se osservati con luce polarizzata. L’edema polmonare e la gastroenterite emorragica sono lesioni secondarie comunemente osservate in cani e gatti”.

I risultati delle analisi sono stati trasmessi agli organi competenti. La speranza è che presto si possa dare un volto e un nome agli autori di questi atroci gesti.