Il comandante della compagnia di Termoli Alessandro Vergine, in cinque diverse sessioni sul territorio, ha affrontato il tema con le comunità locali
TERMOLI. Nell’ambito del progetto di prevenzione delle truffe in danno delle fasce deboli, sono stati avviati degli incontri tra i rappresentanti della Benemerita e le persone della terza età di diversi Comuni della provincia di Campobasso.
Le conferenze si sono tenute presso i centri sociali per anziani di via Sannitica e via Tevere in Termoli, presso la Parrocchia San Giorgio di Montecilfone, presso la Chiesa San Paolo di Montenero di Bisaccia e presso la Chiesa San Rocco di Petacciato.
Il comandante della Compagnia carabinieri di Termoli, Maggiore Alessandro Vergine, coadiuvato dai Comandanti delle Stazioni Carabinieri dislocate nei Comuni interessati, ha incontrato, nel corso di 5 diverse sessioni, circa 120 cittadini della terza età. Nel corso degli incontri sono stati approfonditi diversi aspetti del fenomeno delle truffe, tra cui le tipologie maggiormente diffuse, le modalità di prevenzione e repressione poste in essere dalle Forze dell’Ordine, consigliando anche agli uditori alcune accortezze da tenere per evitare di divenire, proprio malgrado, vittime di un reato così aberrante posto in essere da malviventi che spesso approfittano di talune fragilità da parte delle cosiddette ‘fasce deboli’ per realizzare i propri disegni criminosi.
Al termine della trattazione, che ha visto l’uditorio sempre molto interessato e partecipativo, è stato inoltre previsto un adeguato “question-time” durante il quale vi è
stata una concreta e diretta interazione con domande di vario genere, poste non solo al fine di approfondire determinati aspetti d’interesse e fugare alcuni dubbi circa gli argomenti enucleati, ma anche per acquisire alcune notizie utili per evitare di cadere nella subdola rete dei truffatori.
L’attività di informazione e formazione nel merito proseguirà anche nel prossimo futuro, in accordo con le Amministrazioni ed Istituzioni locali, con i Parroci dei vari Comuni e con i gestori-responsabili dei vari centri di aggregazione per la terza età.
Tutto ciò è certamente fondamentale, non solo per favorire un sempre maggiore rapporto di fiducia e collaborazione tra i cittadini e l’Arma dei Carabinieri, ma anche per consentire un costante ed effettivo miglioramento della realtà socio-ambientale di riferimento, in modo da renderla sempre più vivibile ed a misura di cittadino.