Il sindaco di Rosello: “Se ci sono problemi troviamo un’altra pianta”. Battaglia vinta per Rapino
AGNONE. Alla fine l’abete bianco di Agnone alto circa 30 metri e con un’età stimabile in circa 200 anni, resterà al suo posto, nel sito di Montecastelbarone, e non sarà tagliato per essere donato al Vaticano dal Comune di Rosello per la realizzazione del tradizionale albero di Natale in piazza San Pietro.
Si chiude così la battaglia durata due anni e portata avanti dall’avvocato e fotografo naturalista Dario Rapino. E a confermarlo, in pratica, è il sindaco di Rosello Alessio Monaco.
“Avevamo deciso – spiega infatti all’Adnkronos – di procedere al taglio di un abete bianco in quella zona assieme al Comune di Agnone, perché quell’area è zona taglio. Lì, che non è area tutelata, sono in atto tagli da tempo. In ogni caso – prosegue – abbiamo le autorizzazioni per tagliare in Abruzzo e, quindi, se ci sono problemi per quella pianta, ne troviamo un’altra nei nostri vivai regionali, dove ci sono abeti anche da 25 a 35 metri”.
Come noto, negli ultimi giorni si è scoperto che l’abete in questione si trova in territorio di Agnone, che è confinante con Rosello, non è in Abruzzo, quindi, ma in Molise. E la richiesta di autorizzazione alla Regione Molise per il suo abbattimento e arrivata solo ieri mattina. Una procedura che, come ha spiegato l’assessore alle Politiche Agricole Nicola Cavaliere, dura circa un mese. Sospeso, quindi, il suo taglio.
“La vicenda – afferma Rapino – si conclude con uno storico, emozionante esito. Aver salvato un albero così importante è motivo di grande gioia, seppure un po’ offuscato dal ripetersi di una tradizione tribale a cui prima o poi bisognerà porre fine”.
