Processato con rito abbreviato. Il giudice – accogliendo le tesi difensive – ha stabilito che quella sera lo studente era incapace di intendere e volere
TERMOLI/PESCARA. Accoltellò un suo coinquilino, colpendolo con fendenti alla gola e al capo più volte con un coltello da cucina affilato e appuntito e minacciò di morte un altro studente che provò a difendere la vittima. Il peggio venne scongiurato grazie all’intervento dei vicini.
Queste le accuse formulate nei confronti di un’universitario termolese, per i fatti accaduti a Pescara lo scorso anno.
Nei giorni scorsi, il ragazzo è comparso davanti al Tribunale di Pescara. All’esito del giudizio abbreviato, il giudice lo ha assolto con formula piena.
Le perizie, richieste dal difensore – l’avvocato termolese Roberto d’ Aloisio – hanno provato la incapacità di intendere e di volere del giovane al momento della commissione dei gravi fatti che avevano destato particolarmente allarme e preoccupazione nella cittadina adriatica. Il giudice ha anche escluso a carico dell’ imputato – ogni richiesta di condanna al risarcimento del danno avanzata dalle parti civili dopo aver rifiutato la proposta di un indennizzo .
Attualmente , come disposto dal giudice, il giovane sta completando presso una struttura il percorso di pieno recupero socio – psicologico e ciò anche grazie alla competenza e alla professionalità della dottoressa Federica Vellante di Pescara e della dottoressa Angela D’ Aloise di Termoli, clinici forensi nominati dal giudice e dall’ avvocato d’ Aloisio ad occuparsi del caso giudiziario.