Oggi la seduta monotematica dell’Assise civica di Campobasso. I dubbi del capogruppo della Lega e le dichiarazioni del sindaco Gravina e dell’assessore alla Cultura Felice
CAMPOBASSO. Riqualificazione del Castello Monforte, il Consiglio comunale di Campobasso ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal capogruppo della Lega Alberto Tramontano e sottoscritta da tutti i componenti dell’opposizione, che impegna il sindaco Roberto Gravina ad aggiornare l’Assise civica sugli interventi previsti e a salvaguardare l’integrità storico-architettonica del maniero, simbolo della città e monumento nazionale.
Il voto nella seduta monotematica che si è aperta con un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime della tragedia di Ischia, richiesto dall’assessore al Bilancio, Giuseppina Panichella. Poi su iniziativa del consigliere del M5s Nicola Simonetti, il ricordo di Emilio Guarino, ex consigliere comunale di Campobasso, venuto a mancare all’affetto dei suoi cari qualche giorno fa.
Presenti in aula consiliare a seguire in presenza la seduta del Consiglio Comunale, anche i ragazzi della classe IV C del Liceo Scientifico ‘Romita’ di Campobasso.
“Nell’accogliere questo Consiglio monotematico incentrato, così come richiesto dai consiglieri di minoranza, sui lavori di riqualificazione e valorizzazione dal Castello Monforte, senza alcuna intenzione di voler far polemica – ha dichiarato il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina – va comunque precisato, in modo chiaro, che i consiglieri comunali sono stati tutti informati dei lavori e dei progetti in più occasioni, in special modo i confronti si sono susseguiti, più volte, come è giusto che sia, nelle commissioni competenti”.
“Detto ciò – ha sottolineato Gravina – in merito ai lavori presentati e appena iniziati, il fatto politico davvero rilevante è la forte collaborazione che la nostra Amministrazione ha potuto instaurare con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Molise grazie alla quale, in prima battuta, siamo riusciti a risolvere alcuni intoppi precedenti alla nostra Amministrazione e poi, cosa ancora più importante, abbiamo potuto intercettare ulteriori finanziamenti ministeriali, che consentiranno di portare a conclusione altri due lotti di lavori per il Castello Monforte, oltre a quello già iniziato. I lavori che hanno preso il via rappresentano, infatti, come è stato già detto più volte, un percorso iniziato dal 2017 che insieme alla Soprintendenza e ai nostri uffici competenti, con il RUP, geometra Stelvio Bagnoli, Funzionario del settore Lavori Pubblici del Comune di Campobasso che ringrazio, continuerà a essere oggetto di confronto per quello che riguarderà, soprattutto, aspetti più tecnici che politici e sono certo che tutti i rappresentanti del Consiglio comunale, non solo quelli di maggioranza, saranno contenti del fatto che, finalmente, potranno trovare un inizio lavori come questo al Castello Monforte che interesseranno, nei prossimi tempi, altri luoghi simbolo della nostra città.”
“L’importanza di questo confronto in Consiglio comunale – ha dichiarato l’assessore alla Cultura, Paola Felice – che tratta, come ha specificato il sindaco, un tema fra l’altro ancora in divenire, benché abbia per i consiglieri comunali già trovato in passato occasioni di approfondimento nelle commissioni preposte, nasce, e di questo permetteteci di dire che ne siamo come Amministrazione anche un po’ soddisfatti, dalla disponibilità che la stessa Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Molise ci ha dato, qualche mese fa, per illustrare nelle sue linee guida il progetto dei lavori al Castello Monforte nel corso di un incontro pubblico. L’incontro che si tenne al Circolo Sannitico – ha ricordato l’assessore – oltre ad avere riscontrato il consenso ampio della collettività è evidente che ha trovato e suscitato un interesse inconfutabile che è servito ad allargare la platea degli interessati, fornendo spunti di riflessione e dibattito sempre utili in un’ottica di condivisione propositiva in vista del proseguo degli interventi che, come ha specificato bene la stessa Soprintendenza, mirano a conservare un bene ma anche a renderlo fruibile.”
Hanno accolto l’invito, inoltrato loro dal Presidente del Consiglio Comunale di Campobasso, Antonio Guglielmi, a partecipare al dibattito in aula con un proprio intervento sul tema, il presidente dell’Ordine degli Architetti Alessandro Izzi, il presidente dell’Ordine dei Geologi e, per l’Associazione Italia Nostra, l’architetto Vignone.
A tracciare invece il quadro degli elementi caratterizzanti del progetto, con le ipotesi valutate e le scelte operative compiute da parte della Soprintendenza, hanno provveduto la dottoressa Dora Catalano, Soprintendente Archeologia Belle arti e paesaggio del Molise, Tiziana Mignogna, funzionario architetto Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio del Molise e Maria Chiara Santone, funzionario archeologo Soprintendenza Archeologia Belle Arti e paesaggio del Molise.
La dottoressa Catalano ha sottolineato come da parte della Soprintendenza ogni esperienza di progettazione rappresenti un percorso corale e multidisciplinare, secondo un metodo operativo che ha trovato una realizzazione concreta anche in occasione di ciò che è stato progettato e condiviso per i lavori di riqualificazione e valorizzazione del Castello Monforte.
Quindi il voto all’unanimità della mozione Tramontano. “Una discussione importantissima – ha affermato il capogruppo della Lega – che ha consentito al Consiglio comunale di avere contezza sugli interventi previsti. Vi sono dubbi su alcune scelte, legate alla reversibilità di interventi che richiedono ponderazione e riflessione, in particolare sull’installazione di un ascensore che condurrebbe all’interno delle cisterne (tagliando una volta a botte) e sull’allestimento di una gradonata fissa all’interno della corte del castello Monforte, che ne occuperà una parte considerevole”.
“Si è trattato di un confronto costruttivo, di un dibattito culturale ‘alto’, di uno scambio necessario perché la politica cittadina cittadina si riappropri del proprio ruolo di programmazione, indirizzo, verifica e controllo”. Il Castello Monforte è dei cittadini campobassani – ha concluso Tramontano – e merita interventi che ne restituiscano la storia, la bellezza e le caratteristiche originarie”.