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Presidenzialismo, federalismo e meritocrazia: confronto e spunti di riflessione a Isernia

Presentato il libro di Manuel Vescovi ‘Stati Uniti d’Italia’


ISERNIA. Presidenzialismo, federalismo e meritocrazia: sono i principi in cui si riassume il Ddl di iniziativa popolare, denominato appunto ‘Stati Uniti d’Italia’,  depositato in Cassazione  lo scorso 23 novembre  dal senatore Manuel Vescovi e da lui ampiamente illustrato nell’omonimo libro presentato a Isernia.
 Presenti all’evento, moderato dall’avvocato Emanuela Fancelli, il senatore Manuel Vescovi, presidente dell’Associazione Stati Uniti d’Italia ed autore del  libro,  il sindaco  Piero Castrataro, l’assessore regionale  Filomena Calenda e il vicario monsignor Rocco Iannaccone.

Gli ospiti, intervistati da Fancelli, si sono confrontati  con estrema chiarezza e competenza sul tema, offrendo non solo grandi spunti di riflessione, ma gli strumenti per una consapevole valutazione delle proposte contenute nel citato Ddl
  
  “Si parla di unità valorizzando le differenze – ha evidenziato Vescovi –  andando a valorizzare le eccellenze del nostro Paese, non appiattendole (…) per diventare un Paese che può crescere. (…) Nel 2006 c’erano 3 milioni di italiani all’estero iscritti all’Aire, oggi sono 6 milioni, cosa vuol dire ? Che se in Italia  non hai lavoro o non vedi la prospettiva o non hai futuro, prendi ed esci dal Paese. La nostra capacità è trasformare l’Italia in un Paese attrattivo e potrebbe esserlo al 100%”.
  
  Il principio per cui le particolarità siano un valore aggiunto è stato quindi riassunto da monsignor Iannaccone: “La diversità è vera ricchezza”, evidenziando così l’importanza di un passaggio qualitativo di mentalità.
  
  
  Altrettanto centrale è il ruolo che viene attribuito alla meritocrazia che, secondo il DDL citato, diviene un concetto da introdurre già a livello costituzionale. Lo scopo è dar vita ad una sana competizione tra i lavoratori, pur mantenendone i diritti, che “consenta di premiare la voglia di fare” , perché non è giusta la parità di stipendio tra chi lavora e chi semplicemente trascorre del tempo sul posto di lavoro ha detto ancora Vescovi
  
  L’assessore  Calenda ha invitato a riflettere come la mancanza di meritocrazia allontani i giovani che spesso si arrendono di fronte non solo alle raccomandazioni, ma anche alla  non considerazione degli obiettivi e, in generale, dei meriti conseguiti. La meritocrazia, chiaramente, si accompagna alla competenza e, continua l’assessore Calenda, l’attuazione di questo principio nella pubblica amministrazione potrebbe essere il cambiamento di cui abbiamo bisogno.  Sul punto, il moderatore dell’evento Emanuela Fancelli, ha dato sicuramente voce al pensiero comune, che suscita una diffusa indignazione, secondo il quale spesso la privatizzazione è la naturale conseguenza dell’inefficienza di una gestione “pubblica”, perché è noto che in alcuni settori con la gestione ‘pubblica’ si registrano grandi passività, mentre con la privatizzazione si riescono ad ottenere enormi profitti.
  
  Parlando di Pubblica Amministrazione, autonomia e federalismo, Castrataro, ha ribadito il principio, più volte espresso in campagna elettorale, per il quale “il Sud deve smettere di piangersi addosso, perché se non ha coscienza della propria forza non riuscirà mai a crescere. Noi siamo passati da una società una molto operosa perché contadina, ad un trasferimento di denaro enorme, fino agli anni 80, con una classe politica incapace di gestire questi trasferimenti (…) L’efficienza di quei soldi è stata ridicola nell’investimento effettivo e lo vediamo nelle opere incompiute. Ripetere quell’errore sarebbe la morte finale anche di questa terra”. A questa premessa  è seguita una riflessione per tutti i presenti sul fatto innegabile che, se è vero che ci siano trasferimenti in più verso queste regioni dallo Stato e che il Sud viva anche di questi, è altrettanto vero che “vi è un trasferimento inverso che non viene valutato che è quello delle risorse umane. (…) La regione Molise perde 3000 persone all’anno (che si trasferiscono) (…) e questa popolazione è giovane (…) Perdiamo giovani formati che vanno al Nord”. Chiara l’esortazione ad un vero cambio di mentalità negli stessi cittadini e ad una politica che sappia motivare i giovani offrendo loro opportunità concrete di lavoro nella loro regione.
  
 Vescovi ha evidenziato, a sua volta, come concretamente la quantità dei fondi ricevuti da un Comune risenta delle correnti politiche, con grave pregiudizio per il territorio, illustrando come si potrebbe arrivare ad una gestione diversa con un sistema di tipo federale caratterizzato da una differenza nel gettito fiscale, parallelamente ad una divisione delle competenze tra Stato, Regioni e Comuni. Così come a Bolzano, si potrebbero suddividere le entrate, con un tetto massimo al prelievo, tra Comune, Regioni e Stato Federale, con effetti positivi.
  Chiaramente, il Federalismo proposto nel Ddl Stati uniti d’Italia è un Federalismo solidale, diverso da quello tradizionalmente proposto con l’invito da parte di Vescovi ad evitare contrapposizioni nette, perché il progetto non è di secessione, ma di federalismo. “Il linguaggio giusto da usare sarebbe: rimaniamo uniti ma diversifichiamo i compiti (…) è un linguaggio che chi è oggi nelle Istituzioni deve capire” ha detto ancora.
  Non sono infine mancate riflessioni sul Presidenzialismo.
 Vescovi ha ribadito l’importanza di una elezione diretta del presidente: “I cittadini sono maturi, entrano dentro l’urna e decidono” aggiungendo, guardando alle precedenti legislature, che il Paese ha bisogno di stabilità, invitando tutti i presenti a riflettere sul numero di Governi che si sono succeduti negli anni; di contro il Sindaco di Isernia ha affermato che il Presidenzialismo sia sì un’ipotesi importante, ma nella consapevolezza che l’attuazione richiede tempi lunghi, con correttivi che evitino le disastrose conseguenze  che alcune precedenti riforme hanno avuto. Nello specifico, la Regione Molise, regione piccola, nel settore della sanità, necessità di un aiuto da parte dello Stato, quindi occorre procedere per gradi.
 

Per l’attualità e l’importanza delle problematiche, è giunto l’invito ad approfondire l’argomento leggendo il libro e collegandosi, il prossimo giovedì 1 dicembre, alle ore 21.00, su Radio Centro Musica, ove sarà possibile ascoltare, all’interno del format L’Opinione condotto da Emanuela Fancelli, l’intera registrazione dell’evento.

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