Ennesimo grido di aiuto del primario del reparto di Emergenza del Veneziale che, ancora una volta, ha comunicato ai vertici dell’Asrem e al Nas “il disagio drammatico che viviamo, in assenza di risposte strutturali e sta rovinando la salute degli operatori”
ISERNIA. “Per preservarmi la salute da queste condizioni tremende di gestione, non volendo la dirigenza prendere decisioni strutturali, pure suggerite ed adottate in altri nosocomi, sono costretto ad allontanarmi da questo girone infernale”. Lo ha annunciato il primario del Pronto Soccorso del Veneziale di Isernia Lucio Pastore, lanciando l’ennesimo grido di aiuto e dopo avere comunicato ancora una volta ai vertici dell’Asrem e al Nas “il drammatico disagio che viviamo, non ha risposte strutturali e sta rovinando la salute degli operatori”.
“Nel nostro Pronto Soccorso – ribadisce Pastore – siamo ad un grado di esaurimento tale che è impossibile gestire in maniera decente il servizio. Questo può rimanere aperto solo con centinaia di ore di prestazioni aggiuntive fatte, molte, da medici che provengono da tutta la Asrem. È una situazione disastrosa che diventa sempre più difficile mantenere perché diminuiscono anche le possibilità di avere questo personale ‘arrangiato’. Siamo alle fasi finali della distruzione del sistema sanitario pubblico. I nostri politici, tutti, ci hanno messo poco più di 20 anni ma alla fine ci sono arrivati ad ottenere il risultato.
Ma che nessuno di questi cerchi di voler passare ora come salvatore della patria dopo lo sfascio che ha generato”.