HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Congresso Pd, in Molise arriva Bonaccini

Congresso Pd, in Molise arriva Bonaccini

Il presidente della Regione Emilia Romagna, candidato alla segreteria nazionale del partito, sarà domenica a Termoli


TERMOLI. Congresso del Partito Democratico: tocca anche il Molise il tour di Stefano Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna e candidato alla segreteria nazionale del Pd.

Domenica 11 dicembre sarà infatti a Termoli. “Vogliamo toccare almeno 100 Comuni – ha dichiarato nei giorni scorsi – non solo i capoluoghi ma anche tanti piccoli comuni che rischiano di sentirsi dimenticati dalla politica e che vogliamo far sentire rappresentati”. 

A dare il benvenuto a Bonaccini ci sarà anche la capogruppo del Pd in Consiglio regionale Micaela Fanelli. “Per un Pd che ‘vogliamo aperto e di sinistra’. Un Pd – scrive – in grado di parlare a tutto il Pase e rappresentare tutti i luoghi, perché è in essi che si incastrano i bisogni delle persone, le emergenze reali a cui saper dare risposte: agli anziani, ai giovani, alle donne e ai cittadini di domani.

Perché garantire i diritti non è un concetto astratto, ma significa davvero cose concrete: un sistema sanitario pubblico che funzioni e che assicuri il diritto alle cure in tutte le regioni del Paese, il contrasto alla povertà, ai salari appiattiti che riducono sempre di più il potere di acquisto delle famiglie, la lotta alla disoccupazione, politiche attive del lavoro che permettano ai nostri giovani di restare, una macchina pubblica efficiente ed efficace, investimenti nei territori che siano proporzionati ai bisogni.

E soprattutto per un partito capace di sconfiggere la deriva della destra e tutte quelle sue politiche che vanno in una direzione contraria all’equità sociale e territoriale.

Ed è proprio su questo che a Bonaccini chiederò garanzia sull’agenda politica. In modo particolare sulla lotta ai diritti del Mezzogiorno e di tutte le aree interne. Quelle per le quali da sempre mi batto.

Così come chiederò di difendere in tutti i modi i diritti dei cittadini molisani preoccupati, a ragione, da un modello leghista di autonomia differenziata di stampo “secessionista” che il nuovo Governo sta cercando di far passare tra le pieghe della Legge di Bilancio, tentando in tutti i modi di silenziare il dibattito parlamentare.

Queste sono le istanze più urgenti che dal Molise personalmente avanzerò”.

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