HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Regione, Facciolla attacca: “Con Toma il Molise sprofonda nel baratro dei debiti”

Regione, Facciolla attacca: “Con Toma il Molise sprofonda nel baratro dei debiti”

Per il consigliere del Pd “sarà difficilissima la ripresa economica e sociale”


CAMPOBASSO. “La relazione di accompagnamento al Giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione Molise esercizio 2021 certifica la debacle del Governo a guida Toma e l’imminente e immanente disastro per i molisani”. Così il consigliere regionale Pd Vittorino Facciolla. “La parifica sospesa e rinvio alla Corte Costituzionale è come il dissesto per un Comune; abbiamo la Regione ufficialmente in dissesto. – evidenzia – Non so se é chiaro a tutti. Ad occhio e croce mi pare proprio di no.

Essere al primo posto in Italia per debito pubblico individuale (su ogni molisano pesa una tara da 1698 euro), avere un disavanzo di 493 milioni di euro, avere un’azienda sanitaria in perdita per 54 milioni di euro, non riuscire a raggiungere nemmeno la soglia minima dei LEA (livelli essenziali di assistenza), per non parlare delle irregolarità contabili con altrettanti debiti e disavanzi legati all’ambito dei trasporti; tutto questo significa non solo che chi ci ha governati per quasi 5 anni non ha avuto la benché minima capacità amministrativa ma soprattutto significa aver minato pesantemente il futuro di questa regione e di chi ci vive.

Chiunque verrà dopo il governo Toma si troverà tra le mani solo macerie, il frutto dello scempio di un Governo che non ha saputo neanche sfruttare virtuosamente i tanti aiuti che sono arrivati dallo Stato in occasione della pandemia come invece hanno fatto molte altre regioni italiane.

Bisogna inoltre che qualcuno spieghi a Toma che i 41 milioni di euro che intende chiedere per FSC (Fondo Sviluuppo e Coesione) servono per investimenti e non possono essere usati per ripianare il debito.

Chiunque verrà dopo Toma avrà tra le mani un Molise più povero e privato di ogni diritto.

Cosa fare?

Bisognerà insistere sulla necessità di un percorso guidato (una sorta di dissesto guidato) con stanziamento di risorse e  con una Commissione nazionale che guidi la riorganizzazione di tutto dalla Struttura amministrativa alla Sanità passando per ogni altro ambito che esce fortemente danneggiato da questa situazione.

Quella della ricostruzione – sottolinea infine sarà una strada totalmente in salita che necessita di sacrifici e di donne e uomini capaci di cambiare radicalmente il destino di tutti noi”.

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