Isernia, a spasso dentro la storia: Valente e Iannacone conquistano la platea dell’auditorium

Foto Pino Manocchio

Successo per l’incontro dedicato agli ‘ultimi’ 2500 anni del capoluogo pentro. GIUARDA LA FOTOGALLERY


ISERNIA. Fatti, personaggi insieme a opere artistiche e architettoniche: c’è tutto questo e molto di più nel racconto dei 2.500 anni della storia di Isernia portato ieri sul palco dell’auditorium ‘Unità d’Itlia ‘ dall’architetto Franco Valente insieme al giornalista Domenico Iannacone.

E ciò che resta sono soprattutto le contaminazioni. “Noi – ha detto infatti Valente – siamo un po’ abituati a dimenticare. Ma qualsiasi movimento, ogni cosa che facciamo, qualunque amicizia, il rapporto con l’ambiente ha un’origine molto più antica. Cerchiamo di sollecitare una sorta di considerazione sulla contaminazione che la storia fa a tutti i soggetti che appartengono a quella realtà. Parlare di Isernia vuol dire affondare nelle radici più antiche partendo dalla preistoria alla storia, ai Sanniti, ai Romani, passando per il Medioevo, soprattutto con i Longobardi per arrivare a Celestino V, che è uno dei personaggi fondamentali della storia di Isernia”.

“La mia funzione rispetto a questo racconto – ha spiegato Iannacone – è quello di tornare all’attualità. Sono il ‘reagente’ dell’oggi. Franco Valente ha la capacità di tornare indietro rendendo quello che tocca attuale. Le mie sono riflessioni su quello che ci circonda, su quello che faccio nella società odierna. E questo consente un bilanciamento tra passato e presente e con la proiezione verso il futuro”.

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