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Videosorveglianza, l’Anci informa i sindaci: domande da presentare entro il 31 dicembre

Il presidente Pompilio Sciulli informa gli amministratori sui contenuti della circolare del capo di gabinetto del Ministro dell’Interno


CAMPOBASSO. Videosorveglianza, il presidente di Anci Molise Pompilio Sciulli scrive ai sindaci, per informarli sui contenuti del decreto e sulla scadenza della presentazione delle domande,

“È stata diramata il 13 dicembre 2022 – chiarisce Sciulli -la circolare del Ministero dell’Interno, con la quale si evidenzia lo schema di Patto per la sicurezza urbana dedicato ai sistemi di videosorveglianza e utile alla concessione di contributi previsti ai sensi del decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze del 21 ottobre, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 281 il 1° dicembre. È esplicitamente previsto che valgono i Patti in essere già sottoscritti tra Comune e Prefettura anche riferiti alle procedure di presentazione delle annualità precedenti”.

“Le richieste – rimarca il presidente Anci – devono essere presentate dai Comuni interessati entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale quindi entro il 31 dicembre 2022 e che le risorse complessivamente a disposizione sono pari a 36 milioni di euro. Si ricorda inoltre che non potranno avere accesso a tali risorse i Comuni che hanno già beneficiato del finanziamento in una delle ultime tre procedure di concessione di contributi (triennio precedente). È estesa inoltre la possibilità di presentare le richieste anche ai Comuni in forma associata, la cui convenzione preveda tra le funzioni e i servizi da svolgere in modo coordinato il servizio di Polizia municipale, e alle Unione di Comuni”.

“I Comuni devono presentare le richieste di ammissione ai contributi alla Prefettura territorialmente competente utilizzando, a pena di irricevibilità, il modello allegato A) al decreto. Il decreto fissa, all’articolo 2, i requisiti necessari per la richiesta di accesso al finanziamento, a partire dalla previa approvazione del progetto in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Sono stati rimodulati – conclude Sciulli – i criteri relativi alla valutazione degli indici di delittuosità ed è stato fissato un limite di 250mila euro alla quota di finanziamento erogabile con risorse erariali per ciascun progetto, riducendo la quota di cofinanziamento da parte dell’ente richiedente”.

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