Il presidente: “Ci stiamo lasciando alle spalle tutte le difficoltà che ci ha creato la pandemia”
CAMPOBASSO. Un anno intenso e ricco di soddisfazioni quello che si sta chiudendo per il Cus Molise. Un 2022 con il segno più per il Centro universitario sportivo, sempre pronto a promuovere nel migliore dei modi lo sport sul territorio molisano. A tracciare un bilancio degli ultimi dodici mesi è il presidente Maurizio Rivellino.
“Si sta chiudendo l’anno della rinascita, nel senso che ci stiamo lasciando alle spalle tutte le difficoltà che ci aveva creato la pandemia. In questi ultimi dodici mesi abbiamo ripreso una nuova normalità con tutte le nostre attività, settori giovanili, sport di squadra e sport agonistici. Tutti stanno facendo il loro corso” ha affermato Rivellino.
“Abbiamo avuto l’opportunità e anche l’onore di ospitare grandi eventi, tra i quali un collegiale under 17 di volley con Italia e Iran e la presenza a Campobasso di Julio Velasco. Ci sono state le finali giovanili under 15 di basket a giugno, senza dimenticare tutte le nostre attività, a cominciare dal campus estivo che ha fatto registrare numeri di valore assoluto – ha evidenziato il presidente – Passando al futsal il Circolo La Nebbia Cus Molise, al quarto anno in A2, ci ha regalato ottimi risultati ed è in corsa per i playoff”.
“Abbiamo organizzato nel mese di settembre il torneo nazionale Città di Campobasso con Cln Cus Molise, Manfredonia e Canosa al quale è stato abbinato il Clinic Città di Campobasso con in cattedra il cittì azzurro Bellarte, Andrea Capobianco e il professor Germano Guerra, che ha anche moderato l’incontro. Eventi che hanno raccolto tantissimi consensi. Per il nuovo anno c’è moderato ottimismo con la speranza di riuscire a fare, come sempre, qualcosa di importante”.
“Il nostro target è l’università in tutte le sue componenti. Prima di tutto con gli studenti, ma anche professori e personale tecnico amministrativo. Quest’anno più che mai abbiamo avuto la possibilità di collaborare per progetti che nei prossimi mesi e nei prossimi anni vedranno l’università e il Cus protagonisti” ha concluso Maurizio Rivellino.