ROMA. Introvabili in Italia farmaci comunissimi come gli antibiotici e gli antinfiammatori. Tra essi, Moment, Neo Borocillina, Nurofen e Spididol, ma anche Tachipirina, Efferalgan, Tachifludec e Amoxicillina. L’ultimo bollettino Aifa, riporta TgCom24, non è affatto incoraggiante e indica una vera e propria crisi: sono circa 3.200, infatti, i medicinali mancanti sui banconi. A pesare alcuni fattori come la guerra in Ucraina e il Covid.
Un problema già segnalato dalla Federazione degli ordini dei farmacisti, che al contempo ha lanciato un appello per evitare “inutili corse all’accaparramento”. Si tratterebbe di un semplice rallentamento nelle scorte. Federfarma ha invitato i consumatori a non accorrere nei punti vendita per creare scorte con il rischio di aggravare la situazione. “Le soluzioni per contenere la complicanza e rimediare alle carenze ci sono”, ha assicurato l’Ente.
Intanto il presidente di Farmindustria Marcello Cattani ha fatto il punto sulla situazione, denunciata pure dall’Oms Europa in vari Stati dell’Ue. Le cause, per Cattani, stanno nell’aumento della domanda di medicinali in relazione al Covid e all’influenza ma anche nell’alta competitività tra diversi Paesi per garantirsi l’approvvigionamento dei principi attivi, reso più complesso a causa della guerra in Ucraina. “Alcune categorie di farmaci come antibiotici, antinfiammatori, antipertensivi, antidepressivi e diuretici – ha spiegato il presidente di Farmindustria – scontano in questo momento delle carenze in crescita rispetto a un anno fa, quando l’Aifa registrava circa 2.500 stati di carenza mentre oggi sono circa 3.200: il 50% di tali farmaci sono però stati sostituiti da altri mentre il 46% sono proprio in stato di carenza”.
È sceso in campo anche il ministro della Salute, Orazio Schillaci, che ha avviato una serie di verifiche. Oggi, 11 gennaio, ha stabilito la nascita di un tavolo di lavoro permanente sull’approvvigionamento dei farmaci, per definire la reale entità del fenomeno e indicare proposte risolutive. L’incontro è stato convocato al ministero, insieme al sottosegretario Marcello Gemmato, alla presenza di rappresentanti del ministero della Salute, di Aifa e della filiera farmaceutica produttiva e della distribuzione. Il tavolo, istituito con decreto ministeriale, sarà allargato anche ai Nas e ai medici di medicina generale.
Dopo l’allarme di farmacisti e Farmindustria anche le farmacie comunali hanno lanciato l’allerta sulla carenza di farmaci. “La situazione non è più sostenibile”, ha dichiarato il presidente dell’associazione di Assofarm, Venanzio Gizzi, in una lettera indirizzata al ministro della Salute Orazio Schillaci, al quale chiede di intervenire per affrontare tale criticità. “Le chiedo un Suo autorevole decisivo intervento in merito, tendente a neutralizzare la situazione dei farmaci mancanti per la distribuzione ai cittadini”, scrive Gizzi. Assofarm ha chiesto inoltre un incontro al ministro per sottoporre le iniziative e i programmi che l’associazione promuove “nell’interesse del sistema farmacie e quindi della popolazione bisognosa di servizi per la salute”. Richiesta che è stata presa in carico dal ministro che ha creato un tavolo permanente fino a quando la situazione non sarà risolta.
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