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Sette mesi per fare una Tac nel pubblico o 400 euro dal privato. Tramontano: “I molisani meritano rispetto”

Il capogruppo comunale della Lega chiede la “pacificazione” in sanità, a tutela dei cittadini e del diritto alla salute


CAMPOBASSO. Sette mesi per fare una Tac in un ospedale pubblico o posto in una clinica privata ma pagando 400 euro.

Questa la denuncia del capogruppo della Lega al Comune di Campobasso Alberto Tramontano.

“Un malato oncologico che debba fare accertamenti specifici, ad esempio una Tac Total body, se si rivolge al CUP dell’Asrem  in queste ore, deve attendere fino ad agosto. È accettabile? – le parole di Troamontano Se si rivolge ad un centro privato, seppure con 104 e accompagnamento, deve spendere circa 400 euro per il suddetto esame. È accettabile? Tale situazione pesa sulla vita dei molisani, sulla speranza di vita dei molisani, sulla dignità dei molisani, sulle condizioni economiche dei molisani”.

Una situazione che mette a rischio il diritto alla salute, esigenza primaria del cittadino. “In sanità – ha rimarcato ancora Tramontano – è necessaria una pacificazione, è necessario che il commissario/presidente Toma trovi una soluzione tempestiva e risolutiva perché l’organizzazione sanitaria molisana garantisca il diritto alla salute di ogni cittadino, soprattutto dei più fragili e dei più indifesi. È necessaria una vera integrazione funzionale tra pubblico e privato convenzionato (che in Molise è rappresentato da strutture di assoluto livello ed eccellenza: come il Neuromed, il Gemelli e Villa Maria, ad esempio). Basta con inutili rappresaglie che pagano esclusivamente i molisani sulla propria pelle”.

“Non possiamo più rimanere inerti e immobili: occorre dare risposte e soluzioni, non solo ragionieristiche ma che consentano un reale accesso alle cure nella nostra terra Abbiamo ospedali pubblici che, nonostante l’abnegazione del personale medico e paramedico, non riescono ad offrire servizi adeguati (invito i decisori politico-amministrativi ad andare nelle corsie dei nostri ospedali pubblici o ai pronto soccorso).  E nello stesso tempo abbiamo strutture private convenzionate che, nonostante abbiano personale medico di assoluto valore e strumentazioni all’avanguardia, non possono erogare le proprie prestazioni. Non è accettabile – ha concluso Tramontano – non è giusto e non è più possibile accettare una tale situazione. Il Molise e i molisani meritano rispetto”. 

Carmen

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