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Il boss è atterrato ieri sera a Pescara con un volo militare. All’arresto ha partecipato anche un maresciallo molisano


L’AQUILA. Il superlatitante Matteo Messina Denaro in carcere a L’Aquila. Ieri sera con un volo militare è atterrato all’aeroporto di Pescara. L’ipotesi più accreditata, come anticipato da Il Centro, è che il boss venga detenuto nel penitenziario del capoluogo di regione, poiché è una struttura di massima sicurezza, ha già ospitato personaggi di spicco ed anche perché l’ospedale può contare su un buon centro oncologico.

L’aereo militare con a bordo il boss mafioso è atterrato attorno alle 22. Ad attenderlo una folta schiera di auto e pattuglie dei carabinieri. Il corteo con i lampeggianti accesi è in nottata arrivato a L’Aquila.

“Ad avvalorare l’ipotesi che Matteo Messina Denaro sia stato rinchiuso (almeno per ora) all’Aquila – scrive Il Centro – c’è il fatto che l’istituto penitenziario accoglie detenuti in regime di 41 bis, il carcere duro. All’Aquila sono stati ospitati detenuti ‘eccellenti’ condannati per reati di mafia, come Leoluca Bagarella – sta scontando l’ergastolo per strage –Raffaele Cutolo della nuova camorra organizzata, Francesco Schiavone detto Sandokan (esponente dei Casalesi), esponenti del clan siciliano dei Madonia e, in ultimo, Felice Maniero della cosiddetta Mala del Brenta, detto ‘faccia d’angelo, all’Aquila in regime di semilibertà”.

Intanto, come riportato da Il Giornale del Molise, all’arresto del boss a Palermo, ha partecipato un giovane maresciallo dell’Arma di Agnone in servizio nel capoluogo siciliano.