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Sanità, la Uil sulle verifiche della task force: “Le conseguenze non ricadano sui lavoratori”

“Serve un cambio di passo perché siamo davvero sull’orlo del tracollo del sistema”


CAMPOBASSO. “L’arrivo in Molise di una Task Force romana per verificare l’operato della Regione e della struttura commissariale sulla sanità regionale non è passato di certo inosservato. Sulle motivazioni e gli esiti della visita, poco sappiamo e onestamente meno ci interessa. Però è una circostanza molto importante, nei fatti”. Queste le parole che arrivano dalle Segreterie regionali della Uil e della Uil Fpl.

“Per quanto si provi a lavorare chiusi nelle stanze, senza confronto e discussione, difatti, prima o poi qualcuno chiede conto delle scelte operate, specialmente quando portano a dei disastri come quello a cui stiamo assistendo in Molise rispetto alla gestione sanitaria”.

“Il nostro auspicio è che alla fine di tutto non siano funzionari e personale dipendente a dover pagare le conseguenze di imposizioni e richieste forzate calate dall’alto. Sappiamo bene quali siano le condizioni di lavoro a cui sono spesso chiamati e delle ingerenze della politica nella gestione in quel settore. I dipendenti non possono diventare capro espiatorio” hanno sottolineato Uil e Uil Fpl Molise.

“Esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori rispetto a queste ispezioni sapendo che hanno sempre lavorato con spirito di abnegazione, cercato di rispondere alle necessità del sistema, mostrando capacità lavorative volte a garantire i servizi essenziali, nonostante sottorganico e attuando scelte delle quali loro non sono gli autori. E su questo, ricordiamo le centinaia di giovani precari che hanno lavorato insieme a loro, altrettanto competenti, professionalmente preparati e formati, mandati a casa. Alcuni, buon per loro, ora rivestono ruoli anche prestigiosi in altre realtà fuori regione”.

“Invece che dedicarsi a un sistema di controspionaggio e giochi di ruolo, si battano i pugni per assumere personale sanitario amministrativo e si stabilizzino i tanti precari che pur avendo i requisiti sono stati cacciati. Si proceda piuttosto alla valorizzazione del personale e non alla denigrazione dei dipendenti a tempo determinato e indeterminato. Auspichiamo ancora una volta in un cambio di passo rispetto alla gestione sanitaria e alle corrette relazioni con tutti gli interlocutori. Ora siamo davvero sull’orlo del tracollo del sistema” hanno concluso Uil e Uil Fpl Molise.

Enrico Fazio

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