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Vende online un’auto a Isernia e sparisce col bottino, denunciato 56enne di origini milanesi

La polizia postale del capoluogo pentro ha ‘beccato’ anche altri due soggetti che si sono resi responsabili di truffe su internet


ISERNIA. Un’Audi A3 in vendita su internet a meno di 3mila euro. L’annuncio trovato consultando un noto sito internet specializzato nella compravendita di macchine usate dev’essere sembrato un vero affare alla malcapitata vittima di una truffa online. Questi, dopo un primo contatto, ha interloquito variamente tramite telefonate e messaggi con il presunto venditore e si è convinto si trattasse di una transazione sicura. La vittima ha dunque versato prima una caparra di 500 euro, poi la cifra restante di 2mila euro sul conto che gli era stato indicato. Ma la vettura non è mai arrivata e al telefono non rispondeva più nessuno. A quel punto, il malcapitato ha capito di essere stato truffato ed ha sporto querela presso la Sezione per la Sicurezza Cibernetica di Isernia.

I poliziotti hanno immediatamente avviato le indagini e riuscendo ad identificare l’autore della truffa, un 56enne di origini milanesi. che è stato denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Isernia. Sequestrato dalla Polizia il conto corrente a lui intestato sul quale erano presenti oltre 2mila euro, che saranno restituiti alla vittima.

L’attività d’indagine della Postale non è terminata qui. Sono stati denunciati anche un 36enne barese e una 60enne campana per altre 2 distinte truffe online. In questi altri 2 casi, le vittime avevano acquistato rispettivamente uno smartphone al prezzo di 299 euro e un tavolo da giardino con 6 sedie al prezzo di 200 euro. In entrambi i casi, dopo l’avvenuto pagamento, i venditori si sono resi irreperibili. Gli agenti della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica hanno identificato i presunti autori delle due truffe che sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.

I procedimenti si trovano nella fase delle indagini preliminari e gli indagati potranno far valere le loro ragioni difensive innanzi all’Autorità Giudiziaria ai sensi del Codice di Procedura Penale.

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