HomeNotizieCRONACAIsernia, larve di trichinella nella carne di cinghiale: nuovo caso in provincia

Isernia, larve di trichinella nella carne di cinghiale: nuovo caso in provincia

Lo hanno confermato le analisi effettuate dall’Istituto Zooprofilattico. Massicci i controlli che si stanno effettuando sul territorio


ISERNIA. Larve di trichinella nella carne di cinghiale: a distanza di qualche mese è stato accertato un nuovo caso nell’Isernino.

Anche questa volta si tratta di un episodio isolato ed emerso dalle analisi effettuate su un esemplare abbattuto l’altro giorno nei boschi della provincia di Isernia.

Come prassi prevede, l’esemplare è stato consegnato all’Istituto Zooprofilattico di Isernia diretto dal dottor Addolorato Ruberto e gli accertamenti eseguiti hanno consentito di riscontrare la positività.

Come riportato dal Ministero della Salute, infatti, la gravità dell’infezione è dovuta principalmente “alla dose di larve infettanti ingerite e può variare da forme benigne a forme gravi che, in seguito a complicazioni cardiocircolatorie, respiratorie o neurologiche, possono portare al decesso del paziente. Generalmente la malattia ha un carattere epidemico in quanto più soggetti consumano le carni infette. I casi singoli sono rari”.

Per questo tutti i cinghiali abbattuti sono sottoposti a controllo per la trichinella sulla scorta di un meccanismo di autocontrollo da parte dei cacciatori che consiste nell’invio di campioni tramite l’Atc all’Istituto Zooprofilattico, al fine di interrompere la catena di trasmissione ed evitare casi di malattia all’uomo, secondo quanto previsto dal REG. CE, 2075/2005, oltre ad essere garanzia di salubrità dei consumatori finali a cui spesso le carni vengono destinate.

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