Con rito abbreviato il Gup ha comminato complessivamente ai tre soggetti individuati dalla polizia diversi anni di reclusione


ISERNIA. Una condanna esemplare per i tre soggetti che si sono resi responsabili della rapina al Dok di Isernia compiuta il 10 giugno dello scorso anno. Si tratta di due giovani, autori materiali del reato, originari della provincia di Napoli, e di un uomo residente a Isernia ma anche lui di origini campane, individuato come l’organizzatore della rapina e già gravato da molteplici precedenti penali per reati di analoga indole nonché per associazione di stampo mafioso. Con rito abbreviato, il giudice dell’udienza preliminare lo scorso 19 gennaio li ha riconosciuti colpevoli e condannati rispettivamente alle pene di 4 anni e 8 mesi di reclusione, 3 anni e 2 mesi di reclusione e, in realazione all’organizzazione del reato, 6 anni e 2 mesi di reclusione.

All’epoca dei fatti la polizia arrestò in flagranza i due giovani, che dopo aver minacciato il direttore dell’esercizio commerciale con un arma, poi rivelatasi una mera replica giocattolo, e svaligiato alcune casseforti presenti nell’esercizio commerciale, si erano dati alla fuga rifugiandosi all’ultimo piano di un edificio residenziale attiguo, dove sono stati sorpresi con l’arma e la refurtiva ancora con sé. Successivamente, grazie alle indagini della squadra Mobile di Isernia, coordinate dalla procura della Repubblica di Isernia, ed alle dichiarazioni degli stessi arrestati, è stato individuato anche l’organizzatore della rapina. Nei confronti di quest’ultimo è stata richiesta dalla procura della Repubblica ed ottenuta la misura cautelare della custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip presso il tribunale di Isernia, poi attenuata negli arresti domiciliari nel mese di dicembre in seguito alla collaborazione del soggetto ed alle dichiarazioni confessorie da questi rese nel corso dell’udienza.

Si attendono ora le motivazioni della sentenza e dell’esito di eventuale ulteriori gradi di giudizio che consentirebbero agli imputati di rappresentare le proprie ragioni difensive. In una nota, il procuratore di Isernia Carlo Fucci ha sottolineato che “l’Amministrazione della Giustizia ha dato una risposta veloce ed efficace alla richiesta di giustizia delle persone offese e all’opinione pubblica fortemente scossa da un episodio delittuoso che, per gravità e modalità del fatto, non è frequente nella Provincia di Isernia”.