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Tribunale di Isernia, pochi giudici e troppi rinvii. La Cava: “Tempi processuali enormemente dilatati”

L’intervento del presidente della Camera Penale pentra all’inaugurazione dell’anno giudiziario che si è tenuto presso la Corte d’Appello di Campobasso


ISERNIA. Ha focalizzato l’attenzione sull’attuale situazione del Tribunale pentro evidenziandone le criticità. Francesco La Cava, presidente della Camera Penane di Isernia, lo ha fatto nel corso del suo intervento all’inaugurazione dell’anno giudiziario che si è tenuto presso la Corte d’Appello di Campobasso.

“Pur apprezzando lo sforzo profuso dal presidente Di Giacomo – ha detto – non può sottacersi che non è corrisposto dai risultati in termini di efficienza e produttività. In organico 8 giudici più il presidente e 7 giudici onorari.

Di fatto i giudici togati in servizio sono 6, due assenti per maternità, e i giudici onorari sono 5. Per sopperire alle assenza vi è una inevitabile applicazione promiscua dei giudici effettivamente presenti con rinvio di udienze già fissate, o per assenza del giudice titolare o per nuova assegnazione tabellare, con tempi processuali enormemente dilatati.

Nel settore penale pendono 73 procedimenti al Collegio con nuove sopravvenienze per l’anno 2022 di 48 processi. Quelli definiti con sentenza sono 6. Non so quante sono le sentenze di prescrizione visti i continui rinvii per impedimento dell’Ufficio. I rinvii per fatto ascrivibile alla difesa comportano la sospensione dei termini di prescrizione.

Al monocratico i processi sopravvenuti, sempre nell’anno 2022, sono stati 1352 con 511 sentenze.

Numeri esigui se si considera che di regola il numero dei procedimenti definiti dovrebbe essere equivalente a quello dei sopravvenuti.

Anche nel settore civile la situazione non è diversa. Mi si riferisce dai colleghi di un frequente rinvio delle udienze di precisazione delle conclusioni e di continue rimessione in istruttoria di cause trattenute a sentenza.

Bene la Giustizia territorialmente vicina al cittadino ma che sia di effettiva risposta alle istanze mosse nei termini previsti dall’art. 111 della Costituzione.

Tra le linee guida indicate dal ministro vi è l’apertura dei tavoli tecnici anche all’Avvocatura. Nei giorni scorsi vi è stato l’intervento del presidente dell’Unione delle Camere Penali Italiane nella Commissione Giustizia del Senato.

Si spera – ha infine evidenziato La Cava – che sia il primo di una serie di incontri di lavoro per una effettiva riforma della Giustizia nello spirito del giusto processo”.

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