Autonomia differenziata, si anima il dibattito. Toma: “Stabiliti i Lep, è giusto chiederla”

In un’intervista a ‘Il Dubbio’ il presidente della Regione Molise parla del Ddl del ministro Calderoli: “Sono soddisfatto, poi di certo qualche aggiustamento in sede parlamentare si potrà fare”

CAMPOBASSO. “Sono soddisfatto, poi di certo qualche aggiustamento in sede parlamentare si potrà fare”. Così il presidente della Regione Molise Donato Toma che in una intervista a il quotidiano ‘Il Dubbio’ ha parlato del Ddl Calderoli relativo all’autonomia differenziata.

“Sse stabiliamo in partenza di quanto abbiano bisogno i cittadini di ciascuna regione per i livelli minimi di assistenza (Lep), poi è giusto che ognuno possa scegliere di avere maggiore autonomia – ha detto – In finanziaria c’è scritto chiaramente che se non si finanziano non si può procedere con l’autonomia. Forza Italia ha messo i paletti giusti perché l’autonomia differenziata non sia negata a chi la chiede, purché questo non vada a discapito delle altre regioni”.

Il governatore ha poi evidenziato che “come Forza Italia, abbiamo studiato, concordato ed emendato il ddl assieme ai ministri di Forza Italia. Ci siamo riuniti più volte, come governatori azzurri, con i nostri ministri, in primis Tajani e Casellati e con tutta la governance di Forza Italia. E abbiamo indirizzato il ddl in nome degli interessi non solo del nord, ovviamente, ma anche del sud”.

Un testo che, per Toma, potrebbe essere migliorato in Parlamento. “Si potrebbe intervenire per esempio – ha detto – nello stabilire in maniera ancora più precisa una programmazione puntuale sulle erogazioni finanziare alle regioni per i Lep. Il discorso da chiarire ancor meglio è che bisogna utilizzare spesa corrente e non spesa per gli investimenti. Per i Lep ci vogliono miliardi su miliardi. Dobbiamo eliminare il rischio che venga usata spesa per gli investimenti”.