Auditorium cuore pulsante della cultura isernina: la ripartenza post Covid

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Attesa per l'evento

La struttura, tanto vituperata, fa comunque parte dei beni cittadini ed è giusto sia sfruttata come si deve. E finito lo stop forzato, musica, spettacoli e arte sono diventati nuovamente protagonisti: dopo il trio Mannoia-Turci-Noemi e Patty Pravo, in arrivo Tiromancino, Niccolò Fabi e Max Gazzè


di Pietro Ranieri

ISERNIA. L’auditorium ‘Unità d’Italia’ di Isernia non gode di grande credito in una certa parte della cittadinanza. C’è chi lo considera poco più di un ingombrante ecomostro, eredità dell’amministrazione Melogli, un buco nero che negli anni ha inglobato milioni di soldi pubblici. Dietrologie che lasciano il tempo che trovano. La realtà è una: è una struttura che, seppur vituperata da molti, fa comunque parte dei beni della città, a disposizione di tutti. Ed è giusto che sia sfruttata come si deve. Una considerazione che può essere condivisibile o meno, ma che a quanto pare sta trovando riscontro nei fatti.

Dopo lo stop forzato della pandemia, in quello che sembra essere uno sforzo organizzativo non da poco da parte di diversi soggetti tra cui il Comune e la ProLoco, l’auditorium si sta riprendendo lentamente il ruolo di ‘tempio della cultura’ in città. Intendiamoci: non mancano altri spazi – più piccoli, più intimi – che coraggiosamente resistono al degrado. Basti pensare al teatro Il Proscenio della Compagnia Cast o allo Spazio Arte Petrecca, solo per citarne un paio. Ma la dimensione del ‘grande evento’, comunque necessaria in un capoluogo di provincia come Isernia, resta – e dovrebbe sempre essere così – appannaggio dell’auditorium.

Facciamo un piccolo excursus delle ultime settimane. Solo nel mese di dicembre ci sono stati i grandi concerti del trio Mannoia-Turci-Noemi, per non parlare della bomba ‘atomica bionda’ Patty Pravo. Per l’occasione, nella rassegna organizzata da Fondazione Molise Cultura, il foyer dell’auditorium è stato abbellito con un’istallazione promozionale dedicata al Molise e alle sue meraviglie con muri a led, infopoint e uno – stupendo – angolo lettura che, speriamo, resti a lungo. Spettacoli ed eventi a non finire, per non parlare delle mostre, tra cui spiccava quella che ha visto ospite il maestro Andrea Yuu Dentuto. Questo solo per fermarci al recente passato e senza andare indietro alla precedente amministrazione, dove l’assessore Kniahynicki seppe comunque strutturare – prima della pandemia – diversi eventi memorabili: ancora si ricorda la data zero del musical ‘La Divina Commedia’, con la regia di Andrea Ortis.

E veniamo al 2023. Siamo appena agli inizi di febbraio e già ci sono cinque grandi eventi programmati per quest’anno, di cui alcuni già sold-out. Il 12 e il 25 di questo mese si esibiranno i Tiromancino, nel loro ‘Ho cambiato tante case tour’, e Francesco Cicchella con ‘Bis’. Il 1 aprile sarà la volta di Angelo Duro con lo spettacolo ‘Sono Cambiato’. Il 15, invece, tocca a Niccolò Fabi che ha scelto proprio l’auditorium di Isernia per la data zero del suo tour ‘Meno per Meno’. Infine, già tutto esaurito per il concerto del 3 dicembre di Max Gazzè. Questo solo per citare gli eventi più importanti finora già programmati. E altri se ne aggiungeranno nelle prossime settimane.

Questo è il modo giusto – per non dire l’unico – di sfruttare una struttura così importante. Certo: ci sarebbe da lavorare su una sua riqualificazione, specie di alcune aree esterne, sul migliorare gli spazi interni e il ‘dietro le quinte’, sulla dotazione tecnica (grande salto di qualità con il sipario: sarebbe ora di sistemare un buon impianto audio?). Ma sono tutti passi di un cammino che va percorso, in ogni caso, mettendo a sistema le belle realtà che ci sono sul territorio. Altrimenti sì che avremmo solo un’altra inutile cattedrale nel deserto.