Orto urbano, nuovi lotti assegnati a Campobasso. Cretella: “Luogo di inclusione e aggregazione sociale”

Il progetto ora anche a contrada Macchie. Pochi metri quadrati di terra possono bastare per soddisfare il fabbisogno familiare, con derivanti importanti risparmi che, unitamente alla qualità ed alla genuinità dei prodotti coltivati in proprio e portati direttamente sulla tavola, trasformano l’orto in una vera e propria risorsa


CAMPOBASSO Terminate le procedure di assegnazione dei nuovi lotti dell’Orto Comunale realizzato in contrada Macchie, nei pressi del Campo Scuola ‘N. Palladino’, nell’ambito del progetto di riqualificazione urbana ‘La periferia come centro’.

Si tratta di nove lotti, sette dei quali ad uso di privati cittadini, uno ad uso collettivo, uno ad uso didattico. Le assegnazioni sono state effettuate a seguito di avviso pubblico pubblicato alcuni mesi fa. Il nuovo orto si aggiunge a quelli già presenti in città e contribuisce ad accrescere la rete degli appezzamenti di terreni sottratti all’incuria e destinati alle attività orticole, con una fortissima valenza sia ambientale che sociale.

“I benefici derivanti dalla pratica dell’orticoltura urbana sono molteplici – ha spiegato l’assessore all’Ambiente, Simone Cretella – Oltre al recupero ed alla manutenzione di aree marginali, l’orto urbano diventa un vero e proprio luogo di inclusione ed aggregazione sociale, dove è possibile un continuo interscambio esperienziale tra culture e generazioni differenti, senza dimenticare i benefici psico-fisici derivanti dall’attività fisica richiesta per il governo di una porzione di terreno”.

“Coltivare un orto in città – ha aggiunto Cretella – consente, inoltre, di incrementare la biodiversità nel contesto urbano nonché contribuire alla mitigazione dell’inquinamento, soprattutto quando condotto con pratiche biologiche e senza l’impiego di concimi o pesticidi sintetici.”

Non ultimo è anche il beneficio economico che un piccolo orto cittadino può offrire a chi lo coltiva: pochi metri quadrati di terra possono bastare per soddisfare il fabbisogno familiare, con derivanti importanti risparmi che, unitamente alla qualità ed alla genuinità dei prodotti coltivati in proprio e portati direttamente sulla tavola, trasformano l’orto in una vera e propria risorsa.