In Consiglio la ratifica della delibera di Giunta relativa alla variazione di bilancio per affidare a una società esterna la valutazione approfondita dell’istanza presentata


di Deborah Di Vincenzo

ISERNIA. Realizzare un impianto crematorio in uno dei cimiteri di Isernia. La proposta è stata presentata al Comune e oggi ha animato il dibattito in Aula.

La questione è approdata in Consiglio, chiamato a ratificare una delibera di Giunta relativa “ad una variazione di bilancio – ha spiegato l‘assessore al Bilancio Angelo Iannone – apportata al fine di consentire all’Ufficio tecnico di effettuare una valutazione approfondita su una domanda di partenariato pubblico-privato presentata al Comune per la realizzazione di un impianto crematorio”.

Gli articoli 181 e 183 del codice degli appalti prevedono che queste domande siano esaminate da parte dell’amministrazione nel termine di 90 giorni. La valutazione riguarda la sostenibilità e la fattibilità economico-finanziaria della proposta. Ma è necessaria anche una valutazione economico-sociale del progetto.

La risposta  va data entro 90 giorni e quindi entro il 1° marzo. “Per avere una istruttoria il più approfondita possibile che sia in grado di verificare l’adeguatezza della proposta è stata valutata la possibilità di nominare, cioè affidare a soggetti esterni, la valutazione dell’adeguatezza della proposta – ha spiegato ancora Iannone – E ciò considerato che l’Ufficio Tecnico al momento non potrebbe farlo anche vista la specialità della materia che richiede competenze specifiche”.

Per la Giunta serve quindi dare un supporto al Rup. Dalle ricerche di mercato effettuate, si è resa necessaria una variazione di bilancio per stanziare circa 25mila euro. “La proposta di variazione – ha detto ancora Iannone – ha ottenuto pareri sia contabili che tecnici favorevoli, cosi come è stato favorevole il parere del revisore contabile. In questa seduta si sottopone a ratifica la delibera di Giunta del 7 febbraio scorso”.

È quindi iniziato il dibattito in Aula. “In passato sono stati fatti passi indietro – ha detto ad esempio il consigliere Domenico Chiacchiari – perché considerando il numero di abitanti della regione Molise, tale attività non risulterebbe produttiva. Ma il problema è anche di tipo ambientale. In altre realtà questo tipo di progetti sono stati bocciati per problemi relativi all’inquinamento”.

“Eravamo a conoscenza della proposta – ha detto la consigliera Linda Dall’Olio – e avevamo chiesto al sindaco e l’assessore di coinvolgere le minoranze, trattandosi di un tema importante e impattante per la città. E quindi prima di procedere con qualsivoglia atto formale, al di là del fatto che si decida di farlo o meno, visto che servono valutazioni molto approfondite, avevo chiesto un coinvolgimento tramite gli strumenti che abbiamo. Per cui magari anche prima di dare un supporto al Rup sarebbe stato il caso di coinvolgerci. Capisco la natura dell’incarico, ma credo che sarebbe stato opportuno fare una riunione prima per mettere a conoscenza tutto il Consiglio dell’argomento, per poi decidere gli step successivi”.

“È ovvio – ha replicato l’assessore Maria Teresa D’Achille – che nessun atto formale, nessuna decisione è stata presa fino ad oggi per nostra volontà proprio perché, di fronte a un argomento così importante, nel momento in cui si vuole valutare un progetto del genere, abbiamo ritenuto necessario fare prima questa valutazione istruttoria, per poi fare tutte le valutazioni di natura politico-amministrativa. Nemmeno la maggioranza e la Giunta ha assunto decisioni in tal senso, perché riteniamo fondamentale e indispensabile conoscere la valutazione di questo progetto”.

Diversi gli interventi, soprattutto da parte dei rappresentanti dell’opposizione che hanno accusato la maggioranza di aver invece già fatto una scelta politica. Ad essere contestata, di fatto, non è stata la proposta, ma la modalità seguita.

“Questo atto – ha replicato il sindaco Piero Castrataro – serve a far capire non alla maggioranza, ma al Consiglio comunale e ai cittadini di Isernia se dal punto di vista tecnico ha senso valutare la proposta. Poi si passerà alla questione politica. Decidere rispetto a questa tematica non è una questione di partito, ma di sensibilità individuale”.

Alla fine la ratifica della delibera è passata, con sei astenuti e un voto contrario.