È ormai decisamente più comune di un tempo imbattersi in annunci di affitto coworking a Bologna e nelle altre città italiane e senza dubbio c’entra il fatto che, dopo aver cominciato a lavorare in remoto durante il primo lockdown, un gran numero di professionisti hanno continuato a farlo anche a emergenza finita, senza tornarne in ufficio se non sporadicamente o per qualche giorno alla settimana. Perché lavorare in uno spazio condiviso, come quello appunto di un co-working, conviene e quali sono i vantaggi per la propria carriera soprattutto?

Di ragioni pratiche per cercare un coworking in affitto a Palermo o in qualsiasi altra città non ne mancano. Nella quota mensile per l’uso della scrivania e in quella per il singolo ingresso allo spazio di co-working sono comprese, per esempio, spese vive come quelle per luce, riscaldamento, Internet con cui gli smart worker hanno dovuto imparare a fare i conti, specie negli ultimi mesi segnati da un aumento generalizzato del costo della vita. I co-working più moderni mettono a disposizione di chi li frequenta attrezzature – come linee Internet a banda larga e ultraveloci, stampanti, scanner e sistemi multifunzione, ring light, eccetera – che non sempre si hanno a casa perché ingombrano, oltre a rappresentare un costo non indifferente. Senza contare che, con un eventuale sovrappiù sul canone, si può avere accesso a sale meeting e altri spazi di rappresentanza ideali per riunioni e incontri di lavoro.

Perché (e come) lavorare in un co-working può migliorarti la carriera

Non essere costretti a incontrare i clienti nel primo bar che capita o a continuare a presenziare alle riunioni con i propri collaboratori solo online, magari sullo sfondo della cucina, aiuta a costruirsi un brand professionale più forte e riconoscibile ed è questo, forse, il primo modo in cui lavorare in un co-working fa bene alla carriera.

La natura e per molti versi anche la conformazione dei co-working incoraggiano le interazioni tra i professionisti, quasi sempre separati dallo spazio di una scrivania, e li trasformano così in luoghi ideali per fare rete. Gli esperti di risorse umane riconoscono il networking professionale come uno degli strumenti più potenti per crescere come professionisti, dal momento che è allo stesso tempo quello più naturale e più efficace per trovare collaboratori, mentori, nuove idee e obiettivi di business.

Non è raro che all’interno degli spazi di co-working nascano, cioè, nuove collaborazioni e nuove partnership. Se lavori da freelance già da qualche anno dovresti sapere bene quanto difficile e, allo stesso tempo, quanto importante è continuare a far crescere il proprio portfolio.

Certo non è automatico che lavorando in un co-working si riescano a trovare nuovi clienti, né la speranza di allargare la propria base di acquirenti dovrebbe essere la principale motivazione per cominciare a lavorare in uno di questi spazi. Tra i vantaggi dei co-working si dovrebbe considerare innanzitutto il fatto che sono quasi sempre ambienti giovani, innovativi, smart e dove gli stimoli per la propria carriera in genere non mancano e dov’è più facile essere ispirati da nuove idee.

A casa da soli, lavorando sempre negli stessi spazi, è più difficile invece trovare ispirazione o soluzioni creative anche per i problemi più quotidiani: a risentirne è senza dubbio anche l’umore e, in un circolo vizioso, la produttività. Lavorare in un co-working fa bene alla carriera, insomma, anche perché può aiutare freelance e autonomi a evitare quei sintomi da burnout sempre più comuni.