Diverse similitudini con il primo titolo di Maradona. Anche quest’anno nel mezzo c’è la Fiorentina


NAPOLI. Non è più questione del se, ma solo del quando. A più 15 sull’Inter seconda, il Napoli è volato via verso il suo terzo scudetto e, per l’aritmetica, basterebbero dodici vittorie nelle ultimi sedici giornate, o forse addirittura meno. L’unico avversario da battere ormai è la scaramanzia e l’arma per sconfiggerla potrebbe essere la cabala, che mette in evidenza clamorose similitudini con l’annata del primo scudetto griffato Maradona, stagione 1986-87, vinto all’allora San Paolo il 10 maggio grazie all’1-1 contro la Fiorentina, con gol di Carnevale. E quest’anno, nel weekend del 7 maggio, alla 34esima giornata arriverà al Maradona proprio la Viola. Solo la prima di una lunga serie di coincidenze che fanno sognare un’intera città.

Corrado Ferlaino, ex patron di quel Napoli, divenne presidente nel gennaio 1969 e conquistò il tricolore 18 anni e 4 mesi dopo. Aurelio De Laurentiis ha rilevato il club nel 2004 e potrebbe trionfare esattamente 18 anni e 8 mesi dopo il suo insediamento. E poi anche nella stagione del primo scudetto il Mondiale fu vinto dall’Argentina guidata da Maradona, e anche il Napoli del Pibe aveva perso contro la Fiorentina nella prima partita dopo Natale, proprio come quello di Spalletti ha fatto a San Siro contro l’Inter. Parlando proprio di tecnici, menzioniamo l’allenatore Ottavio Bianchi che conquistò lo scudetto col Napoli alla sua seconda stagione. E Spalletti? Lo scorso anno si è piazzato al terzo posto subito dietro il Milan campione d’Italia e l’Inter. E se non bastasse, nelle semifinali della Coppa Italia 1986-87 come quest’anno c’era la Cremonese, reduce stavolta dall’eliminazione inflitta proprio agli azzurri.

Qui cominciano le differenze. Nell’86-87 il Napoli oltre allo scudetto alzò pure la Coppa Italia battendo per 3-0 e 1-0 l’Atalanta nella doppia finale divisa fra casa e fuori casa. In Coppa UEFA invece il cammino degli azzurri si era fermato già a ottobre con la sconfitta ai rigori nei 32esimi contro il Tolosa, dopo il successo per 1-0 nell’andata giocata al San Paolo e la rimonta subita nel ritorno in Francia. Quest’anno anche le quote della Champions League suggeriscono tutt’altro esito per la squadra di Spalletti, arrivata a giocarsi gli ottavi contro l’Eintracht e sempre più al centro dell’attenzione dei bookmakers e degli scommettitori. Per l’ex ad del Catania Pietro Lo Monaco, tutte le big europee presentano delle lacune e l’unica squadra superiore al Napoli in questo senso è il Manchester City di Guardiola.Ci sarà tempo per mettere paura anche alle grandi d’Europa (il ritorno contro l’Eintracht è fissato al 15 marzo), visto che prima ancora delle fasi conclusive del torneo il Napoli potrebbe rendere ancor più lungo il distacco dalle inseguitrici e chissà anticipare la conquista del terzo tricolore. A marzo e ad aprile alcuni importanti esami prevedono le sfide contro Atalanta, Milan e Juventus, passando per Torino, Lecce, Verona, Salernitana e Udinese, fino al tanto atteso incontro del 7 maggio con la Fiorentina. Quello che secondo la cabala potrebbe mettere il titolo già nelle mani degli uomini di Spalletti. Ecco perché la vittoria dello scudetto da parte del Napoli quest’anno assume sempre di più i conottati di una possibilità, più che quelli di una probabilità.