HomeNotiziePOLITICA & ATTUALITA'Isernia, imprenditoria femminile trainante per l'agricoltura: ma servono investimenti mirati

Isernia, imprenditoria femminile trainante per l’agricoltura: ma servono investimenti mirati

Tanti gli spunti di riflessione nel corso della tavola rotonda promossa dalla Coldiretti Molise


ISERNIA. “Nel mondo dell’agricoltura l’imprenditoria femminile è trainante per il settore primario ed il Molise ha una rappresentanza femminile corposa”. Lo ha detto la Responsabile regionale di Coldiretti Donne Impresa Molise, Manuela Virtuoso, nel corso della tavola rotonda tenuta oggi ad Isernia, nella sede della Camera di Commercio del Molise nel capoluogo pentro.

L’incontro, sult tema ‘Opportunità di crescita e sostegno per le imprenditrici agricole’, è stato organizzato da Coldiretti Molise, d’intesa con il Movimento Coldiretti Donne Impresa Molise, ed ha visto la partecipazione, oltre che dei dirigenti regionali e provinciali di Coldiretti Molise, anche una nutrita rappresentanza di imprenditrici agricole della regione e del il primo cittadino di Isernia Piero Castrataro.

L’incontro ha fornito l’occasione per ribadire l’importanza della donna non solo quale imprenditrice ma anche come moglie e mamma che la vede ogni giorno conciliare, non senza fatica, il ruolo a 360 gradi che incarna all’interno dell’azienda come anche della famiglia. “Il gap uomo-donna alla guida delle aziende spesso è legato alla conciliazione vita lavoro”, ha spiegato la Virtuoso, facendo aperto riferimento alle difficoltà che si presentano nel dover armonizzare la cura della famiglia a quella dell’azienda; difficoltà che aumentano, specie in alcuni periodi dell’anno, durante i quali maggiore è l’impegno richiesto in azienda, come ad esempio il periodo dei raccolti nel periodo estivo.

“Serve maggiore sostegno da parte delle Istituzioni all’imprenditoria femminile in senso più generale, in modo da poter intervenire con sostegni mirati che consentano alle donne imprenditrici agricole di meglio conciliare i loro molteplici impegni”, ha sottolineato Giovanna Cuomo, imprenditrice agricola e apicoltrice che con grande passione e dedizione porta avanti il difficile compito di moglie-mamma e imprenditrice, presente ogni giovedì e sabato al mercato coperto di Campagna Amica a Campobasso.

Ma la conferma dell’indiscusso valore del gentil sesso alla guida di aziende agricola è stato chiaramente dimostrato dall’esperienza della giovane Raffaella Tavone, che ad appena 23 anni guida la sua azienda avicola. “Non mi sono scoraggiata”, racconta.  Così dopo aver superato varie difficoltà, non ultima la crisi generata dalla pandemia, oggi si dice “soddisfatta e orgogliosa” di quello che è riuscita a realizzare. 

Nel dibattito è intervenuto anche il sindaco Castrataro annunciando che il Comune di Isernia sta lavorando ad un bando per la fornitura di cibo nelle scuole della città che preveda la somministrazione di prodotti a km zero di parte degli alimenti per le mense degli istituti scolastici. Un’idea perfettamente in linea con il progetto ideato e portato avanti da Coldiretti Donne Impresa, denominato “La buona e sana alimentazione non ha età”, grazie al quale le imprenditrici agricole stanno incontrando scolaresche ed ospiti dei circoli di anziani della regione nell’intento di recuperare antiche ricette del territorio spiegando ai più piccoli l’importanza del km zero, della stagionalità e della salubrità dei nostri prodotti.

Ma le difficoltà delle imprenditrici agricole non sono solo a carico delle donne che guidano un’azienda ma investono l’intero settore primario, come emerso non corso del dibattito. “Il fenomeno dell’aggressione del territorio minacciato dall’invasione indiscriminata di parchi eolici o fotovoltaici, è una problematica che impatta su tutte le nostre aziende – ha affermato il direttore regionale di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese – Non si può pensare di produrre energia al posto del cibo specie quando ciò causerebbe la scomparsa dell’agricoltura e della zootecnia in una regione come la nostra, già fortemente penalizzata dalla mancanza di infrastrutture, non solo viarie, indispensabili alle aziende”.

Un grave rischio, questo, che va ad aggiungersi al pericolo tanto grave quanto imminente dell’arrivo del cibo sintetico sulle nostre tavole. “Quella contro il cibo sintetico – ha affermato il presidente provinciale della Coldiretti di Isernia, Mario Di Geronimo – è una battaglia che non possiamo perdere perché ciò decreterebbe la fine del settore primario non offrendo nemmeno garanzie sulla salubrità dei ‘cibi sintetici’ che le grandi multinazionali vogliono diffondere in tutto il mondo. Per questo- ha ricordato Di Geronimo – Coldiretti si è fatta promotrice di una campagna contro il cibo sintetico chiedendo ai cittadini di dire no a questi pseudo ‘alimenti’ e chiedendo a tutti i sindaci della regione di approvare specifiche Delibere comunali per sostenere una proposta di legge nazionale che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione di cibo sintetico in Italia”.

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