Oggi al Teatro Savoia la conferenza stampa del bassista del Pink Floyd, che domani si esibirà all’Auditorium ‘Unità d’Italia’. Una leggenda della musica mondiale, che si candida a diventare testimonial del territorio, in un’operazione di promozione internazionale


CAMPOBASSO. “Il Molise? Un posto fantastico”. Queste le prime parole pronunciate da Guy Pratt, autentica leggenda della musica mondiale, arrivato in regione per presentare il film ‘Il monaco, la sirena e il Molise’, del quale sarà il protagonista e per un concerto evento che il bassista dei Pink Floyd – fu lui a sostituire Roger Waters, chiamato da David Gilmour – terrà domani sera, domenica 12 marzo, all’Auditorium ‘Unità d’Italia’ di Isernia, con la Pink Floyd Legend, la band italiana che rende omaggio a uno dei più grandi gruppi musicali di tutti i tempi.

Un concerto promosso dall’Assessorato al Turismo e Cultura della Regione Molise, che ha sostenuto con un bando dedicato la coproduzione italo-inglese costituita da Osna Productions di Rino Piccolo, Play Entertainment di Marco Tempera per l’Italia e Captain Dolly della Soho Film di Leila Mousavi, Ronni Ancona e Sally Philips per l’Inghilterra, con Soho studio a occuparsi della distribuzione.

Tutti presenti oggi alla conferenza stampa al Teatro Savoia di Campobasso, a cui hanno assistito gli studenti del Liceo musicale ‘Galanti’, entusiasti per la presenza di Pratt. Che oltre che con i Pink Floyd ha lavorato con i più grandi artisti mondiali. Da Michael Jackson a Madonna. Della quale ha raccontato un aneddoto, il suo dire spesso ‘The time is money and the money is mine”, il tempo è denaro e il denaro è mio. Ovviamente con ironia. Altro aneddoto come quello relativo alla sua infanzia. “Ho iniziato a suonare il basso perché i miei genitori non mi comprarono la chitarra elettrica che avrei voluto”.

Il film, che sarà girato in Molise “prima dell’estate”, come è stato detto, e in varie location, come hanno chiarito i produttori e il regista Marcus Shepherd in conferenza stampa, sarà una sorta di commedia di strada, alla ricerca di luoghi dove si suona il basso. Luoghi individuati nella prima visita che regista e produttori hanno fatto lo scorso anno in regione, dove saranno filmate la maggior parte delle scene. Tranne quelle ambientate nel Regno Unito.

Grande importanza alla musica, la colonna sonora sarà composta proprio da Guy Pratt, con rilievo ai suoni della zampogna, strumento tipico del Molise, che “si sposa bene al progressive rock”. Ne nascerà anche un album.

“I film sono uno strumento eccezionale per promuovere l’immagine di un territorio – ha evidenziato Rino Piccolo, di Osna Production – per l’indotto economico che creano, il ritorno in termini di occupazione e servizi e come promozione dell’immagine di un territorio. Basti pensare a cosa ha fatto per Roma la scena della Fontana di Trevi ne ‘La dolce vita’ di Federico Fellini. Il Molise lo racconteremo attraverso le sue bellezze naturali e paesaggistiche, le montagne, le riserve, le oasi, i giardini e i suoi parchi naturali, i suoi laghi e le soleggiate coste adriatiche, ma soprattutto i borghi storici. Un luogo dove il progresso sembra lento, ma dove si può vivere bene”.

“Si tratta di un film che auspichiamo possa dare una grande visibilità al Molise – ha dichiarato l’assessore Cotugno – Crediamo nel progetto che vede coinvolto un musicista di fama mondiale, che pensiamo possa essere un grande testimonial del Molise nel mondo. E lo facciamo per mezzo di una produzione italo-inglese, professionisti che di certo potranno dare anche un’importante aiuto alla creazione della Film Commission. Il Molise è una piccola regione, che grazie ai bandi che abbiamo lanciato e a diverse operazioni di marketing, è riuscita ad avere un rilievo nazionale e internazionale. Un film di questo calibro non può che aiutare a promuovere l’immagine di tutto il territorio”.

L’assessore Vincenzo Cotugno con Guy Pratt

Con un ritorno anche dal punto di vista economico. Visto che gli investimenti nel cinema, ha evidenziato Marco Tempera di Play Entertainment, portano riscontri in misura di uno a cinque. Creando anche un turismo dedicato. Quello di chi si muove alla ricerca dei luoghi dei set.

Carmen Sepede