Sanità, protesta davanti all’Asrem: Izzo ricevuto dalla direttrice Gollo

Il comitato ‘In seno al problema’ a Campobasso contro la rimozione di Vigliardi dal Veneziale. Presente anche il sindaco di Isernia Castrataro

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CAMPOBASSO. ‘Giù le mani da Vigliardi e dal Veneziale’. Questo il cartellone esposto questa mattina davanti all’Asrem di Campobasso dal comitato ‘In seno al problema’ e dal suo coordinatore Emilio Izzo, che insieme ad una piccola delegazione è stato ricevuto dalla neo direttrice generale dell’Azienda sanitaria regionale Evelina Gollo. Presente all’incontro anche il sindaco di Isernia Piero Castrataro.

La nuova reggente della struttura ha infatti confermato la decisione dell’ex dg Florenzano di sostituire il primario facente funzioni del reparto di Chirurgia Giovanni Vigliardi, nominando Guido Sciaudone, associato alla facoltà di medicina di Campobasso.

“Sulla questione Vigliardi, secondo alcune indiscrezioni, sembra che qualcosa si stia muovendo. Ma se la neo direttrice dell’Asrem, nel giro di nemmeno di 24 ore, ha confermato tramite delibera la scelta di Oreste Florenzano di rimuovere il dottor Vigliardi, le chiacchiere stanno a zero”.

In realtà secondo quanto affermato nei giorni scorsi dall’assessore regionale Quintino Pallante, Sciaudone andrà ricoprire il ruolo di primario nel reparto di Chirurgia del Cardarelli di Campobasso a seguito dell’improvvisa scomparsa del dottor Giancarlo Di Marzo.

“La Gollo non conosceva nemmeno la realtà dei nosocomi molisani. Non si può pensare di gestire la sanità senza parlare con i medici e i rappresentanti dei territori – ha affermato Izzo -. Non mi risulta che il sindaco di Isernia sia stato interpellato dalla dottoressa Gollo per un resoconto sullo stato delle cose”.

“Questo la dice lunga su quelli che sono i sistemi di potere. Quando accadono queste cose c’è una chiave di lettura troppo evidente per non suscitare la rabbia dei cittadini. Qui parliamo della vita delle persone”.

“Oggi siamo qui anche per parlare degli Operatori Socio Sanitari (OSS), che per troppi mesi sono stati presi in giro dopo esser stati sfruttati nel periodo più difficile dell’emergenza epidemiologica Covid, quando hanno letteralmente salvato la sanità del nostro Paese” ha proseguito il coordinatore del comitato ‘In seno al problema’.

“Stiamo vivendo una stagione drammatica, una crisi totale del territorio molisano, specialmente quello pentro. Anni terribili, che hanno portato al totale smantellamento dell’ospedale di Venafro, per foraggiare la sanità privata, al quasi totale smantellamento del Caracciolo di Agnone, solo per fare alcuni esempi. In questi anni alle parole e alle promesse sono seguiti solo ed esclusivamente nuovi tagli, il tutto a danno dei cittadini molisani che si sono visti sottratto il diritto alla salute”.

“Le sorti della cosa pubblica – ha chiosato Izzo – si dovrebbero ergere sulle gambe delle persone oneste, ma nella nostra regione qualcosa è decisamente andato storto. Porteremo la vertenza della sanità molisana a Roma il 29 maggio. Non un solo problema in questi anni è stato risolto”.

“Stiamo parlando del diritto alla salute di ognuno di noi, che purtroppo in questa regione, e in provincia di Isernia ancora di più, viene negato. Tutte le vicende di questi mesi, che vengono da anni e anni di incuria, ora stanno venendo a galla – il commento del primo cittadino di Isernia Piero Castrataro -. Non è assolutamente una battaglia facile, ma si tratta di un diritto sancito dalla nostra Costituzione per il quale ognuno di noi deve combattere. Non bisogna trasformarla in battaglia politica, perché riguarda il futuro di questa terra e di ognuno di noi. Il momento delle parole è finito”.

“La vicenda Vigliardi non è una lotta contro l’accordo fatto con Unimol per avere dei professori universitari all’interno degli ospedali. Non è questo il tema, che invece riguarda l’intera sanità molisana, perché nella nostra terra è diventato difficile curare e farsi curare – ha concluso il sindaco -. Lunedì 20 marzo ci sarà la Conferenza dei sindaci, dove parleremo della manifestazione prevista a Roma per portare all’attenzione di tutti quella che è la situazione catastrofica della sanità molisana”.