I messaggi delle istituzioni locali. Toma: “Sia da stimolo a una sempre più incisiva e organica opera di concordia”. Gravina: “L’espressione più grande di quanto i valori nazionali siano vivi”


CAMPOBASSO. Si sono tenute quest’oggi anche in Molise le cerimonie legate alla 162esima Giornata dell’Unità d’Italia, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera. La ricorrenza cade annualmente il 17 marzo e celebra la nascita dello Stato italiano, avvenuta in seguito alla proclamazione del Regno d’Italia del 17 marzo 1861 a Torino.

“Nei giorni in cui il drammatico conflitto causato dalla Federazione Russa in Ucraina inasprisce la minaccia ai diritti umani, di libertà e pace su cui si fondano gli ideali della comunità internazionale – ha scritto il presidente della Regione Molise Donato Toma – la Giornata dell’Unità Nazionale ci impone un severo richiamo alla coesione, alla fratellanza, alla civile convivenza in un mondo democratico. Mi unisco al rilevante e sentito appello del Capo dello Stato alla pace, perché è nei valori della nostra Costituzione e nei coerenti indirizzi delle istituzioni che si incardinano gli assi su cui è stato edificato ed è cresciuto il nostro Paese. Il 162° anniversario della Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, sia da stimolo ad una sempre più incisiva e organica opera di concordia, a tutela dei principi di cui la nostra Repubblica è fiera ambasciatrice”, ha concluso il presidente.

LE CELEBRAZIONI A CAMPOBASSO. Questa mattina a Campobasso il tenente colonnello Nicola Piscitelli, Capo ufficio affari territoriali e presidiari del Molise, ha organizzato per la celebrazione un evento presso l’Ex Gil con protagonisti gli studenti del capoluogo di regione. Prima ancora, alla presenza delle autorità civili e militari, la cerimonia dell’alzabandiera solenne presso la caserma ‘G. Pepe’ alla presenza degli studenti dell’Liceo Artistico ‘Manzù’ e dell’Istituto Comprensivo Statale ‘L. Montini’.

Presente alle cerimonie il sindaco di Campobasso Roberto Gravina. “La data che oggi ricordiamo – ha detto Gravina nel suo saluto agli studenti – è l’espressione più grande di quanto i valori nazionali e costituzionali sui quali si fonda da ben oltre un secolo e mezzo il nostro paese, siano vivi, non trattabili e, soprattutto, di quanto siano capaci di rivelarsi ancora contemporanei per le giovani generazioni. Il 17 marzo del 1861 rappresenta, contemporaneamente, la data di inizio di un percorso sociale comune, e la prima realizzazione di una forma di governo nazionale nato dalla consapevolezza di essere un unico popolo capace di valorizzare le proprie tante differenze”, ha concluso il primo cittadino.