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Piccoli invasi distribuiti sul territorio: il progetto di Coldiretti per contrastare la siccità

L’obiettivo è conservare l’acqua per poter distribuirla quando è necessario a cittadini, industria e agricoltura


CAMPOBASSO/ISERNIA. In Italia quasi 9 litri di pioggia su 10 che cadono al suolo non vengono raccolti. È quanto afferma la Coldiretti nella Giornata Mondiale dell’Acqua sottolineando che, a livello nazionale, per le carenze infrastrutturali si trattiene solo l’11% dell’acqua piovana. Una situazione aggravata dal fatto che, sottolinea Coldiretti, nella distribuzione dell’acqua raccolta le perdite idriche totali sono pari al 42% secondo dati l’Istat. In Molise il dato sale al 50%.

“Crescita delle temperature, sfasamenti stagionali e soprattutto modificazione della distribuzione ed aumento dell’intensità delle piogge sono effetti dei cambiamenti climatici che – afferma il presidente regionale di Coldiretti Molise, Claudio Papa – richiedono interventi strutturali rapidi ed efficaci. Di fronte alla tropicalizzazione del clima – prosegue Papa – occorre organizzarsi per raccogliere l’acqua nei periodi più piovosi per renderla poi disponibile nei momenti di necessità; per questo Coldiretti ha elaborato con Anbi il progetto laghetti miranti a realizzare una rete di piccoli invasi diffusi sul territorio, senza uso di cemento e in equilibrio con i territori, per conservare l’acqua e distribuirla quando è necessario ai cittadini, all’industria e all’agricoltura”.

In Molise accanto alle difficoltà causate dai cambiamenti climatici, che vedono l’intero Paese andare sempre più verso la tropicalizzazione, vi sono anche problemi di natura gestionale della risorsa idrica, legata al funzionamento dei Consorzi di Bonifica. In regione vi sono due Consorzi di Bonifica, quello della Piana di Venafro e quello del Basso Molise, nato dalla fusione di quelli di Termoli e di Larino. In particolare quest’ultimo soffre per una grave situazione debitoria, aggravatasi negli anni, che necessita di un intervento regionale urgente che lo risollevi e gli consenta di operare in maniera efficace ed efficiente. Di contro, il Consorzio della Paina di Venafro, che non risente di particolari difficoltà, è impossibilitato a migliorare il suo servizio a causa della mancanza di finanziamenti, richiesti alla Regione, per interventi di manutenzione straordinaria dell’impianto irriguo consortile necessari al miglioramento idraulico funzionale della rete idrica.

“Dalla disponibilità della risorsa – sottolinea il Direttore regionale di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese – dipende la produzione degli alimenti base della dieta mediterranea, dal grano duro per la pasta alla salsa di pomodoro, dalla frutta alla verdura fino al mais per alimentare gli animali per la produzione di latte e derivati oltre che di carne e salumi. Gli agricoltori – conclude Ascolese – sono già impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio e la competitività dell’intero settore agroalimentare”.

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