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Regionali, “tra palco e realtà”: l’Opa di Roma sul centrodestra molisano. E Patriciello guarda altrove?

Domani summit a palazzo Madama tra Lotito e gli altri vertici di coalizione. Mentre l’eurodeputato, che si è chiamato fuori dai tavoli delle trattative, potrebbe avere mire sul Terzo Polo e, dunque, sul centrosinistra


CAMPOBASSO/ISERNIA. Acque agitate nel centrodestra molisano dopo i recenti colpi di teatro: la presa di posizione di Aldo Patriciello, prima, e la nuova leadership per Forza Italia, poi, hanno complicato il cammino della coalizione verso le Regionali di giugno.

Se confermata la volontà di assegnare al partito azzurro la casella del candidato alla presidenza della Giunta, la mossa del Cavaliere di piazzare il neo eletto senatore Claudio Lotito al posto di Annaelsa Tartaglione nel ruolo di coordinatore regionale potrebbe essere letta come un intento di trasferire le trattative a Roma ed esercitare a livello centrale una sorta di opa sul Molise. E in tal senso parrebbe andare anche la decisione, seppur giustificata da impegni precedentemente assunti dal patron della Lazio nella Capitale, di spostare il vertice del centrodestra, programmato per domani a Isernia, proprio a Roma. Lotito verrà quindi raggiunto a Palazzo Madama, alle 15, da Filoteo Di Sandro, Michele Marone, Vincenzo Niro e Teresio Di Pietro.

Ma non è l’unica chiave: tale decisione organizzativa potrebbe rappresentare l’anticamera di una candidatura al vertice della Tartaglione, quale risarcimento per il posto perso in Parlamento e come riconoscimento per il lavoro svolto nel partito, che – ha precisato la diretta interessata – sotto la sua egida ha comunque raggiunto percentuali importanti. Oppure potrebbe segnare la riconferma dell’uscente Donato Toma che, in occasione delle Politiche, tanto si è speso in favore del candidato ‘forestiero’.

Diverse opzioni, forse neanche esaustive che, in ogni caso, non sarebbero del tutto digeribili per gli alleati, pronti a far valere anche le proprie ragioni e/o personalismi – riferiscono i bene informati. Una situazione confusa dalla quale, con abile mossa, si è sfilato – come su accennato – l’eurodeputato Aldo Patriciello. Questi non parteciperà più ai tavoli del centrodestra. Resterà alla finestra a guardare, così se naufragio ci sarà, la colpa non sarà sua. O almeno, non tutta sua. Addirittura potrebbe strizzare l’occhio, pur restando ufficialmente tra i forzisti, al Terzo Polo e alla parte più moderata del centrosinistra alla quale non è mai stato completamente estraneo. Fantapolitica? Neanche tanto. In fondo illustri predecessori insegnano che ‘a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca’. E, dunque, il centrodestra, che in Molise parte quasi sempre con la vittoria in tasca, potrebbe fare – come accaduto alle Comunali di Isernia – ancora harakiri, sotto una occulta regia.

Quest’ultimo scenario non può non impattare sul centrosinistra molisano, sorprendentemente dialogante, che, insieme al Movimento Cinque Stelle sembra aver individuato almeno l’identikit del candidato presidente in un soggetto con esperienza politica e in grado di aggregare. Se in un primo momento il predestinato grillino da portare al tavolo delle trattative di coalizione sembrava essere il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, dinanzi al sussulto del consigliere regionale Andrea Greco i giochi nel movimento si sono riaperti. Il Pd, invece, sarebbe disposto addirittura alle primarie. Ma se Patriciello, noto ago della bilancia in Molise, “sotto mentite spoglie” dovesse bussare alla porta, cosa accadrebbe al tavolo del centrosinistra e alla sua armonia? Andrebbe in crisi? Difficile immaginare i pentastellati della prima ora al fianco dell’europarlamentare azzurro. Tuttavia, in politica tutto è possibile. E il nuovo Movimento a ‘trazione contiana’ in Italia, in fondo, ha governato un po’ con tutti. Perché in Molise no?

Altri sono poi ancora in panchina. Pronti a scendere in campo. Non si escludono clamorose novità nelle prossime ore, per uno scenario fluido e in continua evoluzione.

Da domani prende il via una settimana bollente.

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