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Il terremoto a 10 chilometri da Campobasso. Il direttore Ingv: ecco perché si è sentito in diverse regioni

La scossa, ha chiarito Claudio Chiarabba, ha avuto origine nella zona di passaggio tra la catena appenninica, che solitamente rilascia terremoti più grandi, e una zona più esterna dove l’attività sismica è minore. Ecco cosa ha detto sull’ipotesi di collegamento al fenomeno di San Giuliano


CAMPOBASSO. Terremoto di Montagano generato dallo scivolamento di due blocchi. Lo ha chiarito Caludio Chiarabba, direttore dell’Ingv, l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia, intervistato nella trasmissione Rai Agorà e poi dall’Ansa.

“Il terremoto – ha chiarito Chiarabba – ha avuto origine nella zona di passaggio tra la catena appenninica, che solitamente rilascia terremoti più grandi, e una zona più esterna dove l’attività sismica è minore. E’ stato avvertito in diverse zone del centro Italia perché avvenuto a profondità leggermente maggiore dal solito. Si tratta di un evento che riporta alla memoria il terremoto di San Giuliano di Puglia, e la zona adriatica, a una profondità di 23 chilometri. È proprio questa maggiore profondità che ha permesso alla scossa di propagarsi in un’area abbastanza vasta”. Il sisma è stato infatti avvertito anche in Puglia, Campania, Abruzzo e Lazio.

Il terremoto di questa notte è stato di tipo trascorrente, “si tratta cioè dello scivolamento orizzontale tra due blocchi”, spiega il ricercatore, che ha poi evidenziato . La prima scossa, con epicentro a Montagano, in linea d’aria 10 chilometri da Campobasso, è stata seguita da repliche di magnitudo compresa fra 2.0 e 2.6. La più recente, di magnitudo 2.4, è stata registrata questa mattina alle ore 06.54, sempre con epicentro a Montagano.

“Si tratta di un comportamento normale, ma è troppo presto per capire quanto rapidamente diminuirà il fenomeno. Si tratta di un evento che riporta alla memoria il terremoto di San Giuliano di Puglia”.  

Ma i fenomeni possono essere collegati come ha affermato qualche geologo? “ La distanza nel tempo e anche nello spazio – ci sono diversi chilometri di sfasamento laterale –  è significativa, per cui non credo a una relazione diretta tra i due. Sono eventi simili, come dicevo, ma non direi che sono collegati. Certo sono state registrate delle repliche all’evento di ieri sera con magnitudo leggermente superiore a due. Bisogna sicuramente usare tutte le precauzioni del caso e fare controlli sugli edifici”, ha affermato il direttore dell’Ingv. Prima del terremoto di ieri notte scosse di terremoto erano state registrate dai sismografi con epicentro tra Sant’Elia a Pianisi e Ripabottoni.

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