CAMPOBASSO. Cultura della legalità, nell’ambito delle iniziative scolastiche e della ottima sinergia tra scuola e Arma dei Carabinieri, l’IISS Lombardo-Radice ha richiesto un intervento al capitano Edgard Pica della Compagnia Carabinieri di Bojano.
Educare alla cultura delle regole e al senso di appartenenza alla Comunità è tra i compiti affidati alla scuola, per agire non solo contro il drop out, ma anche contro la criminalità giovanile.
Il senso di legalità sviluppa infatti nei ragazzi un’etica della responsabilità e pone le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva, uno strumento efficace anche contro il bullismo nelle sue diverse forme.
E proprio nella Carta d’intenti sottoscritta da Ministero dell’Istruzione, ANM – Associazione Nazionale Magistrati, DNA – Direzione Nazionale Antimafia, ANAC – Autorità Nazionale Anticorruzione, CSM – Consiglio Superiore della Magistratura e Ministero della Giustizia, si sottolinea come l’educazione alla democrazia si attua e si concretizza nel protagonismo degli studenti e delle studentesse.
Bisogna, dunque implementare percorsi di educazione alla legalità che devono trovare il loro focus nel rispetto delle regole nella vita sociale, nei valori civili, nell’esercizio dei diritti di cittadinanza, nella consapevolezza dei diritti e dei doveri, anche se bisogna riconoscere che per un adolescente accettare un mondo di regole è talvolta un percorso difficile e faticoso.
Tra le tematiche affrontate dal capitano Pica il bullismo e il vandalismo a scuola, le organizzazioni criminali di tipo mafioso, il disagio e la gestione del conflitto, il rispetto dell’ambiente, l’uso di sostanze stupefacenti illegali.
L’intervento del capitano Pica è risultato essere molto apprezzato dagli allievi. che lo hanno invitato a tornare di nuovo.
“Occorre investire in itinerari di legalità – ha detto la dirigente scolastica, Anna Paolella – per promuovere nei discenti atteggiamenti, azioni, pensieri e parole conformi alle leggi per consentire agli studenti di mettere in campo azioni rispettose delle regole, per essere attivi nella partecipazione alla vita sociale e civile ed essere responsabili nei confronti della comunità esercitando sempre e comunque la propria libertà. La scuola luogo privilegiato di etica e conoscenze deve impegnarsi a coltivare e a far crescere la cultura ella legalità come esercizio e pratica di cittadinanza attiva”.
“L’insegnamento della legalità – ha rimarcato la referente di istituto di educazione civica, la professoressa Italia Martusciello – costituisce una delle frontiere educative più importanti e ha l’obiettivo principale di creare un circolo virtuoso fra i giovani cittadini e le istituzioni per incentivare l’assunzione di responsabilità del singolo verso la collettività”.
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