Sul commissariamento della sanità: “Non funziona, tutto viene deciso a tavolino a Roma”


CAMPOBASSO. Questa mattina, presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi del Molise, si è svolta l’assemblea generale dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri di Campobasso.

Molti gli argomenti trattati nel corso dell’incontro prima del giuramento di Ippocrate dei nuovi medici. Tra questi i problemi ormai endemici che interessano la sanità molisana, a partire dalla programmazione e dall’assenza di personale per arrivare alle possibilità offerte dal Piano di ripresa e resilienza.

L’Ordine ha però evidenziato come i fondi del Pnrr non potranno essere utilizzati per l’assunzione e l’incremento del personale, ma serviranno prevalentemente per le infrastrutture.

Dopo il saluto da remoto del Prefetto di Campobasso Michela Lattarulo, è intervenuto il presidente della Regione e commissario ad acta alla sanità Donato Toma.

“È la quinta volta che sono qui a salutare i nuovi medici dell’Ordine di Campobasso e ad assistere al giuramento di Ippocrate”.

Il governatore ha poi voluto ripercorrere i tempi duri del Covid. “Ce l’abbiamo fatta, siamo rimasti in piedi. L’emergenza è quasi completamente alle spalle. Nessuno potrà dimenticare lo sforzo enorme profuso dai medici nella fase più critica della pandemia. Eravate voi quelli in trincea”.

“Come commissario ad acta alla sanità devo dire che la sanità molisana non è in mano ai molisani, ma allo Stato che dovrebbe tutelarli. Posso dire che il commissariamento rappresenta quanto di più deleterio esiste nel mondo sanitario. Non funziona perché tutto viene deciso a tavolino a Roma. Bisogna trovare una formula diversa di accompagnamento per regioni come la nostra che hanno problemi di risorse – ha sottolineato – Mancano i profili manageriali che possano gestire le risorse in sanità, perché 25 anni di mala gestione della sanità hanno portato a quello che oggi è sotto gli occhi di tutti”.

“Errano 11 anni che in Molise non si svolgevano concorsi per primari. Dobbiamo tutti insieme fare autocritica. I problemi seri investono anche il sistema sanitario nazionale” ha concluso il presidente Toma.