VENAFRO. Inquinamento e salute: due ferite ancora aperte per la comunità venafrana e, più in generale, quella molisana. Ed ecco che l’esponente dem di partecipazione democratica, Stefano Buono, rilancia la questione delle centraline per la misurazione della qualità dell’aria e il caso del registro tumori mai attivato, tacciando di inerzia le istituzioni regionali e cittadine.
“Abbiamo fatto molto di più noi in pochi mesi che tutti inostri rappresentanti istituzionali in tanti anni – spiega Buono – Grazie al progetto monitoriAMO promosso, autofinanziato e portato avanti dalle associazioni Partecipazione Democratica e meteoinmolise, è da tempo che riusciamo a monitorare in tempo reale il livello delle polveri sottili a Venafro. Ciò avviene anche in una zona differente rispetto ai siti sui quali insistono le centraline dell’ARPA Molise, ovvero Via Colonia Giulia e Via Campania, contribuendo quindi a darci anche un quadro maggiormente variegato della situazione complessiva. Oltretutto mi piace ricordare, poiché di estrema importanza, il fatto che queste due centraline, installate su Via Campania e nel centro storico, ci consentano di rilevare il grado di concentrazione di polveri ultrasottili del tipo PM1. Ciò è estremamente importante per due ordini di motivazioni principali. La prima risiede nel fatto che queste polveri sono di gran lunga più nocive per la salute umana. Essendo esponenzialmente più piccole di quelle presenti nel PM10 e nel PM 2,5 hanno una capacità di penetrazione nell’organismo umano molto più significativa. La seconda motivazione è che questo tipo di analisi dell’aria non viene per nulla rilevato dalla Regione per il tramite dell’ARPA Molise. Sono costretto di nuovo a ricordare che dopo anni di inerzia totale e solo in seguito ai continui sforamenti dei limiti di legge dei valori tollerati del PM 10 e alla spinta massiccia della pubblica opinione locale, nel gennaio 2020 a Palazzo Cimorelli fu convocato un tavolo istituzionale. Tre anni e mezzo fa quindi, il presidente della Regione Toma e il sindaco di Venafro Ricci concordarono azioni urgenti da mettere in campo per affrontare il problema e stabilirono anche un cronoprogramma. Sei mesi per dare avvio e ultimare la caratterizzazione delle polveri sottili, utile a comprendere in modo puntuale i fattori inquinanti che determinano gli sforamenti, l’installazione di ulteriori centraline anche mobili e il monitoraggio anche del pm1. A distanza di tre anni e mezzo non è stato fatto nulla di quanto formalmente concordato e promesso”.
E non è finita. “Apprendiamo da un comunicato delle ‘Mamme per la salute’ – ancora Buono – che dopo un loro accesso agli atti presso l’AIRTUM (Associazione Italiana Registro Tumori) il Molise risulta essere ancora carente, unica Regione a non dotarsi di questo strumento basilare. Oltretutto l’inadempimento in questione costituisce anche elemento fondamentale per il raggiungimento dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) in ambito sanitario. E’ in altre parole una delle carenze per le quali si viene commissariati. Ma tanto anche in questo ambito lo siamo da quasi quindici anni! La misura è davvero colma, – conclude – non possiamo consentire di farci rappresentare da persone che da tempo hanno smesso di battersi e lavorare per i diritti dei cittadini”.
Vittoria casalinga per il Campobasso che ha sconfitto il Carpi per 2-0, conquistando la semifinale…
La candidata sindaca della coalizione progressista con gli aspiranti consiglieri della lista Alleanza Verdi e…
L’avviso della Protezione Civile a partire dal primo pomeriggio di oggi e per le successive…
Al fianco del sindaco di Taormina i candidati del collegio meridionale Amoruso, De Donato e…
Dal critico d'arte, candidato in Fratelli d'Italia, bordate ai partiti: "Spero spariscano i 5 stelle,…
Sull’accaduto indaga la Polizia CAMPOBASSO. Indaga la polizia per fare luce sull’ennesimo episodio di violenza…