SAN PIETRO INFINE/VENAFRO. Indagini a tutto campo, da parte della Procura di Cassino, per fare luce sull’identità del cadavere dell’uomo trovato ieri mattina lungo una stradina laterale che collega Venafro e San Pietro Infine.
Il corpo, seminudo e senza documenti, è stato scoperto da un passante che ha lanciato l’allarme. Sul posto l’ambulanza del 118 partita dalla postazione di Cassino, insieme ai carabinieri di Mignano Montelungo, Sessa Aurunca e il medico legale incaricato dalla Procura di Cassino.
Sulle cause del decesso dell’uomo, di età apparente tra i 50 e i 60 anni, c’è il massimo riserbo degli inquirenti “sebbene la morte per un evento accidentale – riferisce Il Mattino – forse un malore improvviso, sembra essere una delle ipotesi privilegiate. Ma perché non prestare soccorso e lasciare l’uomo, forse agonizzante, in quelle condizioni? La zona solitamente è frequentata da prostitute che si appartano con i clienti occasionali. Perché non allertare i soccorsi, anche in forma anonima? Domande alle quali per ora non c’è risposta da parte degli inquirenti che hanno difficoltà nel dare un nome e un volto alla persona deceduta”.
Al momento le indagini eseguite nella zona di confine con il Molise non hanno portato all’identificazione del cadavere, che è stato trasferito al Santa Scolastica a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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