Foto di repertorio (Ansa)

Continuano le indagini della Procura di Cassino per identificare l’uomo trovato morto lungo una via laterale che collega Venafro e San Pietro Infine


SAN PIETRO INFINE/VENAFRO. Sarà l’autopsia, insieme agli esami tossicologici disposti dalla Procura di Cassino a fornire elementi utili per fare luce sul mistero del cadavere trovato abbandonato sul ciglio della strada lungo una via laterale che collega Venafro a San Pietro Infine.

L’incarico al medico legale è stato conferito e l’esame sarà eseguito nelle prossime ore nell’obitorio dell’ospedale Santa Scolastica di Cassino.

Si cerca di capire dunque quali sono le cause del decesso dell’uomo, che al momento resta senza identità. Per questo vanno avanti senza sosta le indagini del carabinieri. Come riporta Il Mattino “da una prima ricognizione esterna del cadavere, sarebbe avvenuto 5 ore prima del ritrovamento del corpo e, quindi, nella notte tra venerdì e sabato. Sull’addome poi sono state trovate tracce biologiche che farebbero pensare a un rapporto sessuale interrotto da un improvviso malore. Resta da capire con chi fosse in compagnia l’uomo. L’età apparente è fra i 50 e i 60 anni. Tante le incongruenze rilevate dagli investigatori dell’Arma: dalla posizione del corpo trovato a pancia in aria e con la braccia allargate, agli indumenti intimi calati sulle caviglie, all’assenza delle scarpe, del portafogli con i documenti di identità e del telefono cellulare”.

I primi accertamenti non hanno rilevato tracce di violenza. Quindi è possibile che l’uomo sia stato colto da malore. Ma chi era con lui? E perché non ha chiesto aiuto?

Preziosi per rispondere a tali interrogativi i filmati estrapolati da alcuni sistemi di videosorveglianza presenti nella zona.