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Si ferma la Centrale unica di committenza, Fanelli: “Regione sempre più in stallo”

La capogruppo del Pd in Consiglio: “È ora di mandare a casa una classe politica che ha ampiamente dimostrato la propria inadeguatezza”


CAMPOBASSO. “Per la mancata adozione di un catalogo di servizi, la Regione Molise si trova costretta ad interrompere il pubblico servizio svolto dalla Centrale unica di committenza”. Lo ha annunciato la capogruppo del Pd in Consiglio regionale Micaela Fanelli. “È questo il Molise governato da un centrodestra regionale totalmente indifferente dinanzi ai gravi danni che ha causato in questi lunghi 5 anni e che, purtroppo drammaticamente, continua a generare – afferma puntando il dito contro il governo regionale – Si apprende, infatti, che la direttrice del Servizio Centrale Unica di Committenza della Regione Molise, facendo seguito a quanto reso noto “da Molise Dati e da quanto chiaramente emerge dall’Accordo Quadro approvato con DGR numero 82 del 2023, a partire dalla mezzanotte di domani, 25 maggio, i servizi della piattaforma di EProcurement della Regione Molise non saranno più attivi”.

La stessa DGR 82 del 2023 prevedeva, infatti, che venisse adottato un catalogo dei servizi, da affiancare al medesimo accordo e la cui responsabilità è in via esclusiva dell’ente regionale. Un catalogo mai adottato e per il quale oggi, a causa dell’inerzia politica, si blocca la macchina amministrativa. Un vero e proprio scempio che ha responsabilità ben precise.

E il danno è così grande se pensiamo alle funzioni che il medesimo servizio svolge per la collettività, dato che alla Centrale Unica di Committenza viene demandata la gestione di procedure contrattuali e di appalto, la realizzazione di lavori pubblici e l’acquisizione di beni e servizi a favore sia dell’ente Regione che del Servizio Sanitario Regionale, assicurando la trasparenza del mercato degli appalti pubblici di lavori, servizi e forniture, così come l’economicità di gestione.

Senza un tempestivo intervento dell’esecutivo regionale la Regione Molise si ferma. Ora perciò il centrodestra correrà ai ripari, mettendo una pezza che però non potrà di certo andare a coprire il buco enorme prodotto dalla sciatteria con cui in questi anni è stata governata la macchina amministrativa, portata decisamente al collasso.

L’agire in emergenza dopo aver prodotto il danno non potrà di certo fare dimenticare ai molisani che l’unica logica che prevale sempre nel centrodestra è quella del “non fare”.

È ora di dire basta e di costruire un nuovo futuro per la nostra terra, fatto di operatività ed efficienza. È ora di mandare a casa una classe politica che ha ampiamente dimostrato la propria inadeguatezza!”.

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