Greco, Nola, Primiani e De Chirico: “Decretata la chiusura della Regione Molise”


CAMPOBASSO. Altro che successo! Così i portavoce del M5S in Consiglio regionale Andrea Greco, Vittorio Nola, Angelo Primiani e Fabio De Chirico che questa mattina in conferenza stampa hanno bocciato il decreto ‘Spalma debiti’. Hanno poi lanciando poi l’appello alla responsabilità: “Il bilancio – hanno detto – va portato in Aula”.

“In questi giorni – ha detto Greco – è stata decretata la chiusura della Regione Molise. La bozza di decreto che è emersa il 23 maggio di fatto chiude contabilmente la Regione. La norma che hanno varato non fa altro che spalmare in 10 anni 150 milioni. Dicendo una cosa che probabilmente è passata inosservata E cioè che se si dovesse verificare ulteriore debito, nell’arco di questi anni, tutto il piano che spalmava 150 milioni viene meno.

Oggi siamo una regione che spende già 19 milioni di euro all’anno per rientrare dai debiti pregressi a cui dobbiamo aggiungere altri 15 milioni. Questo vuol dire che non avremo più denaro per la spesa corrente o per la compartecipazione sui fondi europei.

La Regione in questo momento è contabilmente chiusa e il governo la sta letteralmente facendo ‘saltare in aria’. La mia sensazione è che il centrodestra stia pensando che o governano loro o la Regione chiude. Perché non c’è un’altra spiegazione logica a un provvedimento fatto in questo modo”.

“Siamo stupefatti – ha poi affermato Nola – Perché tutti i provvedimenti che sono stati annunciati riguarderanno il prossimo Consiglio regionale. Si sta rinviando alla prossima legislatura una decisione difficilissima”. Nola ha poi posto l’accento sul fatto che “con questa norma inevitabilmente aumenterà la quota di Irap che paghiamo. Denaro che peserà sulle famiglie. La verità – ha poi aggiunto – è che non ci raccontano nemmeno la verità sui numeri tragici che abbiamo. La nostra raccomandazione a tutti è quella di analizzare la norma e soprattutto è importante comprendere che il nostro futuro, in quanto regione, non può esserci con questa classe dirigente politica che ha provocato danni incalcolabili”

“Il decreto è un atto necessario, di cui il Molise aveva bisogno per chiudere il bilancio. Ma non può essere considerato un successo – ha invece evidenziato Primiani – È stata firmata una cambiale in bianco. È stato creato altro debito pubblico. Oggi ogni cittadino molisano è gravato da un debito pubblico procapite di 3.700 euro. Stiamo caricando di ulteriori 137 milioni di euro di debito i cittadini molisani”.

E poi la questione dei concorsi. “Dopo 5 anni di assoluto immobilismo – ha detto ancora Primiani – sono stati pubblicati numerosi bandi di assunzione. Bandi che verranno inevitabilmente bloccati perché manca il bilancio. Senza il bilancio le assunzioni non saranno possibili. I cittadini non possono essere presi in giro in questo modo. È necessario voltare pagina”.

Tornando alla questione contabile, De Chirico nel suo intervento ha specificato che “questa norma, sventolata come la bandiera delle soluzioni, non è altro che il minimo sindacale di ciò che il centrodestra aveva annunciato di fare. La norma sullo spalmamento di questo disavanzo aggiuntivo che c’è stato in questa legislatura era già arrivata in Parlamento con la legge di conversione del Milleproroghe e poi portata avanti con il decreto sul Pnrr e oggi ce la troviamo nel Decreto Sanità. Il vero obiettivo annunciato già da Toma era avere un contributo straordinario aggiuntivo. La Regione Molise ha 200 milioni di soldi da spendere. Ora, togliere 40 milioni su una somma di 200, vuol dire che c’è un problema di fondo.

La Regione è senza un bilancio e questa è una cosa gravissima. Si sta solo passando ‘la patata bollente’ a chi arriverà dopo”.

Da qui l’appello alla responsabilità. “Il bilancio, in quanto atto urgente – hanno detto infine i portavoce del M5S – deve essere portato in Aula”.